CRONACA

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DISCORSO DEL "PRIORE" AL PAESE, IN RISPOSTA ANCHE AL "FRANCO-TIRATORE".

28 Settembre 2008

Chi Vi parla è il "PRIORE".

Lo so bene, Sanmanghesi, che quasi tutti; Politici e Non, ma soprattutto Loro, quando devono chiederVi il Potere ricorrono a Sistemi ben diversi da quelli che utilizzano quando l' hanno Ottenuto.
Prima sono solerti, ossequiosi, moderati, poi diventano indolenti, superbi e quanto altro Voi volete. 
La mia opinione è completamente diversa.


Infatti, quanto più vale il PAESE nel suo insieme rispetto al singolo giudizio del privato, tanto maggiore è l' impegno che si deve dedicare alla sua Amministrazione anzichè alla ricerca dei singoli giudizi personali.
Io non ignoro quanto sia grave la responsabilità dell' Altissima Carica che mi avete conferito.
Gestire il PAESE senza compromettere l' erario, arruolare quelli che non vorresti scontentare, dover pensare
a tutte le questioni interne ed esterne e doverle gestire tra l' invidia, l' opposizione, gli interessi di parte, è un' impresa gravosa, Sanmanghesi, più gravosa di quanto si potrebbe credere.
Inoltre gli altri, se sbagliano, hanno pur sempre l' Antichità della Famiglia, le eroiche imprese degli Avi, il sostegno dei Parenti e degli Amici, le numerose clientele, tutte cose che costituiscono un valido aiuto.
Per me invece, tutte le speranze stanno nella mia persona e io le devo Difendere con l' Integrità e il Valore: sul resto non posso contare.
Lo capisco bene, Sanmanghesi e Tu " FRANCO-TIRATORE", che gli occhi di tutti sono puntati su di me: i giusti e gli onesti sono dalla mia parte perchè la correttezza del mio agire torna a vantaggio del PAESE, mentre gli Apprendisti Stregoni spiano l' occasione per attaccarmi, come penso voglia fare anche Tu.
Tanto più intenso dunque deve essere il mio sforzo, per evitare che la mia Squadra venga colta in fallo e per Vanificare il loro tentativo.
Fin da piccolo ho avuto dimestichezza con le fatiche e i pericoli e quello che facevo senza Compenso prima di Godere del vostro Favore, Sanmanghesi, non intendo Certo Trascurarlo ora che ho ricevuto il Compenso.
Quelli che si fingono Onesti con l' unico scopo di conquistare il POTERE, fanno fatica a conservare la Misura una volta che l' hanno Ottenuto; per me invece, che ho trascorso la mia vita nell' onestà, il comportamento onesto più che un' abitudine è diventato una seconda natura; comunque su di me chiedo il Vostro giudizio.
Mi avete affidato l' incarico di Eliminare il "RE" e i Fedelissimi hanno considerato offensiva questa Vostra decisione.
Ora, Vi prego, considerate attentamente dentro di Voi se non sia meglio mutare questa decisione, se non sia il caso di affidare questa o altra analoga impresa a qualcuno della loro Cricca, magari a uno di Antico Lignaggio e ricco di ritratti degli Avi, ma totalmente privo di esperienza Politica, di modo che, naturalmente, trovandosi coinvolto in un'Impresa così Ardua senza alcuna Esperienza Politica, si spaventi, si agiti e finisca col rivolgersi a qualcuno del Popolo per sapere come comportarsi.
Così succede spesso che quello al quale affidate il Comando si scelga qualcuno che Comandi al posto Suo.
So di alcuni, Sanmanghesi e "Franco-Tiratore", che hanno incominciato a leggere leImprese degli "AVI" e i loro Trattati, solo dopo essere stati Eletti Consiglieri !
E' gente che Vive alla Rovescia, perchè, se è vero che una Carica si Esercita solo dopo l' Elezione, di fatto ci si deve Preparare Prima.

Fate ora, Sanmanghesi e "Franco-Tiratore", il paragone tra la loro Arroganza e Me, che sono un Uomo Nuovo, anche se giudico questa mia autodefinizione inopportuna.
Le imprese che essi conoscono per sentito dire o per averle lette, io parte; le più recenti, le ho viste, altre le ho Compiute; quello che essi hanno appreso sui libri, io l' ho imparato praticandolo.
Ora, giudicate Voi se contino di più i Fatti o le Parole. Essi disprezzano le mie origini modeste, io la loro scarsa abilità e valore; a me viene rinfacciata la condizione politica in cui mi sono cacciato e che la sorte mi ha dato, a loro va il disprezzo e il disonore generale.
Certo, io ritengo che la Natura degli uomini sia Unica e sempre la stessa, ma credo che la Vera Nobiltà consiste nel Valore. Pertanto io ritengo di poter affrontare il mio compito per il bene del Paese, con Valore, se poi è giusto che mi disprezziate, facciate lo stesso con i vostri "AVI", la cui Nobiltà, come la mia, ebbe inizio dal Valore.
Sono invidiosi della mia Carica: lo siano anche delle mie Fatiche, della mia Onestà, dei pericoli che ho corso: sono questi infatti gli strumenti che me l' hanno procurata.
La superbia che li corrompe è tale che vivono come se non avessero interesse per leCariche che dipendono da Voi; poi però le Pretendono, come se le Meritassero per l' onestà della loro Politica.
E' davvero incredibile il loro Errore ! Si aspettano cose tra loro opposte: i piaceri dell' Ozio e le ricompense del loro Saper Fare Politico. Così, anche quando parlano davanti a Voi o in Consiglio, la maggior parte del loro discorso; quando mai ci fosse, non fa che esaltare i loro "AVI", nella convinzione che il ricordo delle loro imprese accresca la loro gloria. Ma non è così. 
Quanto più infatti la vita dei loro "AVI" fu illustre, tanto più la loro scarsezza Politica è vergognosa. Succede infatti questo fenomeno: la gloria degli "AVI" per i Discendenti è come" un lume che impedisce di tenere nascosti sia i lati buoni sia quelli cattivi ".

Di questo Vanto, Sanmanghesi e "Franco-Tiratore, io sono Privo, lo devo ammettere; però, cosa ben più onorevole, io posso parlare delle imprese che ho condotto io.
Considerate ora la loro ingiustizia: ciò che essi pretendono di avere per meriti altrui, non ammettono che io lo ricavi dai miei; perchè, appunto, io non ho ritratti di "AVI", perchè la mia esperienza Politica è recente; eppure è certamente megliore, mentre la loro la ereditano esercitandola con disonore.
Certo, io so bene che se volessero rispondermi i loro discorsi sarebbero capolavori di oratoria.
Ma ora che mi avete degnato di questa Altissima Carica, di fronte alle ingiurie che scagliano contro di me e contro di Voi in ogni occasione, non mi è sembrato giusto tacere, onde evitare che qualcuno consideri la mia moderazione come un sintomo di colpevolezza.

Considerando che il discorso è ancora un pochino lungo, Vi chiedo umilmente di volermi leggere nella seconda parte, Vi prometto che non Vi annoierete.

Con ossequio al "Priore" ed al "Franco-Tiratore".

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