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Il significato del convegno del 12 novembre 2005

26 Novembre 2005

Abbiamo aspettato due settimane prima di esprimere la nostra opinione sul convegno del 12 novembre scorso, e ci siamo decisi ad intervenire direttamente su questa rubrica anche per colmare un vuoto di informazione lamentato da alcuni visitatori del sito.



L’idea è nata questa estate a Cleto, dove Alfredo Chieffallo e Lucia Morello, in rappresentanza dell’associazione Valle del Savuto, hanno partecipato ad una manifestazione culturale organizzata dal Comune di Cleto e da altre associazioni locali. Il progetto è stato condiviso da Gianfranco Terenzio, presidente della Pro Loco di San Mango (rappresentata al convegno da Franco Trunzo), ed è stato poi sostenuto dalle amministrazioni comunali di Cleto e di San Mango. Dopo questi passaggi l’idea è entrata nella fase di realizzazione.

Il convegno ha visto i contributi di un valido docente delle scuole elementari – Arturo Moraca – e di due giovani laureati – Maria Viola e Luca Mendicino – ed è stato impreziosito con gli intermezzi musicali di un soprano – Lucia Morello – e di una pianista – Patrizia Valente – che sono fra le personalità musicali più preparate della Calabria. 

Il pubblico ha seguito i lavori con interesse e con silenzio per oltre due ore, ma, come ha osservato il consigliere regionale Leopoldo Chieffallo, i giovani sono stati assenti, nonostante l’invito del sindaco di San Mango – Filippina Sacco – a fare ogni sforzo per conoscere il passato. La rassegna fotografica prodotta da Pietro Magnone e consultabile su questo sito ha documentato pure queste assenze, ed è stato un peccato, perchè spesso sono proprio loro, i giovani, a lamentarsi per la mancanza di luoghi e di occasioni di discussione e di confronto.

Con la nostra partecipazione volevamo raggiungere almeno quattro obiettivi:

1.- Diffondere le conoscenze storiche riguardanti le origini di San Mango e l’arrivo dei suoi primi abitanti.
2.- Incoraggiare e valorizzare quanti, dopo il primo libro di storia folklore tradizioni e poesia su San Mango, pubblicato nel 1977, hanno voluto continuare ed approfondire gli studi storici e le tradizioni del nostro paese.
3.- Riallacciare rapporti con Savuto e Cleto, ai quali il nostro territorio è stato legato per secoli.
4.- Dimostrare che fare cultura è possibile anche a San Mango d’Aquino, un comune dove la contrapposizione politica è stata forte, con grave danno per la convivenza civile e per l’identità collettiva.

Oggi possiamo dichiararci pienamente soddisfatti dei risultati:

1.- L’interesse per la storia del paese negli ultimi tempi è cresciuto e la voglia di conoscenza coinvolge strati sempre più ampi della società sammanghese, anche se la strada da percorrere è ancora lunga.
2.- Come primo atto concreto per la valorizzazione dei giovani studiosi Leopoldo Chieffallo ha invitato il Comune di San Mango a pubblicare le tesi di laurea di Viola e Mendicino, mentre altri cittadini, appassionati di storia locale, stanno esplorando le vicende del passato.
3.- Ugo Russo, assessore alla cultura e Amerigo Cuglietta, sindaco di Cleto, hanno manifestato piena disponibilità per la ripresa dei rapporti fra le due comunità ed il sindaco, nel suo intervento, ha proposto varie tappe: organizzare e vivere insieme – sammanghesi, savutani e cletesi – la prossima festa della Madonna della Buda; favorire visite e scambi fra gli studenti delle scuole; creare un parco sul fiume Savuto, allo scopo di stimolare lo sviluppo economico del territorio. Leopoldo Chieffallo, invece, ha lanciato l’idea di un gemellaggio fra le due comunità ed ha illustrato progetti riguardanti collegamenti stradali più veloci fra le due sponde del fiume.
4.- Tutti i partecipanti (organizzatori, ospiti, relatori, pubblico, corrispondenti dei giornali Il Domani e Il Quotidiano della Calabria) si sono trovati concordi ed hanno giudicato valida l’iniziativa, che non deve rimanere un fatto isolato ma deve continuare a produrre frutti. E non è, questo, il trionfo della cultura? Quella vera. Cultura rappresentata dalle microstorie, che sono l’elemento essenziale per comprendere il senso compiuto dei grandi eventi. Ma pure cultura intesa come strumento per favorire la crescita di un popolo. E tutto questo è stato possibile anche a San Mango, dove sotto il tema “Cleto Savuto e San Mango, un viaggio della memoria tra storia e leggenda” si sono ritrovati individui e gruppi che sono stati divisi da divergenze amministrative e politiche, ma che oggi intendono mettere fine alle lacerazioni del passato (senza, per questo, rinunciare alle proprie idee ed alle proprie identità) per separare, finalmente, la cultura dalla politica, lasciando alla politica il compito primario di guidare i processi di cambiamento (come diceva Aldo Moro) ed affidando alla cultura il compito di diffondere valori e ideali. Cultura militante, intesa come fattore di riscatto sociale e di progresso civile. Cultura che porta avanti un impegno di lotta, una presa di coscienza dei fondamentali problemi della società contemporanea, come ci ha insegnato Leonida Repaci.

Il nostro auspicio è che tutti i settori della società sammanghese – non solo i giovani, ma pure gli adulti - possano condividere sia lo spirito del convegno che il valore di queste testimonianze.

A. Sposato
A. Orlando

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