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Apr 19, 2024, 12:03
Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica
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Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica

10 Maggio 2006

Fausto Bertinotti che alle ore 13:14 di oggi proclama eletto presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano segna la fine di una lunga stagione politica, iniziata con l'Assemblea Costituente nel 1948 e proseguita fino ai nostri giorni

 

Si completa, così, il disegno di una democrazia compiuta e si realizza il sogno vagheggiato da Aldo Moro, che 28 giorni prima del suo rapimento in Via Fani, in un colloquio con Eugenio Scalfari, parlava di democrazia “ zoppa ” e diceva: “ Non è affatto un bene che il mio partito sia il pilastro essenziale di sostegno della democrazia italiana ”.

Dopo D'Alema presidente del Consiglio dei Ministri, dopo Bertinotti presidente della Camera dei Deputati e dopo Napolitano presidente della Repubblica credo che nessuno più in Italia possa arrogarsi il diritto di chiedere ad altri patenti di legittimità.

Il contributo che i comunisti italiani hanno dato alla nascita ed allo sviluppo della nostra repubblica appartiene ormai alla storia, e passa attraverso la lotta partigiana, la stesura e l'approvazione della Costituzione, il sostegno alle lotte sindacali e sociali, la difesa dell'integrità dello Stato contro i pericoli di involuzione autoritaria, la lotta al terrorismo, la breve stagione della solidarietà nazionale, fino ad arrivare all'elezione di un post comunista alla più alta carica dello Stato.

Ho avuto la fortuna di conoscere la fase centrale di questo percorso democratico; ho vissuto in prima persona la stagione della solidarietà nazionale, nelle fabbriche e nelle scuole, ed ho portato avanti il mio impegno sindacale e sociale accanto ad operai che votavano per il PCI. Sono stato testimone della grande tensione ideale che animava quei momenti. C'era la consapevolezza che qualcosa di importante stesse per accadere, nel Paese, e si lavorava tutti insieme per la realizzazione di un progetto di società che aveva messo al centro i bisogni della gente.

E da militante della Democrazia Cristiana ho sfilato per le vie di Roma assieme ai comunisti, dopo il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro e della sua scorta, ed ho visto la mia bandiera sindacale sventolare assieme alle bandiere bianche della DC e a quelle con la falce e martello del PCI.

Tutto questo avveniva mentre qualcuno, dopo aver fatto affari nell'edilizia, si accingeva ad occupare il settore delle televisioni commerciali; e questo qualcuno, oggi, è la stessa persona che considera gli ex comunisti italiani un pericolo per le istituzioni, e continua ad alimentare l'idea di un Paese spaccato in due, perché solo così, forse, egli trova giustificazioni per la sua permanenza nella vita politica italiana.

Ma non sa, questa persona, che il Paese tornerà ad essere unito, perché gli italiani hanno risorse illimitate e al momento giusto sanno fermarsi, e questa volta il miracolo lo farà proprio un ex comunista: Giorgio Napolitano.

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