Mentre il tempo passa in fretta
e la morte è lì che aspetta,
la lancetta maledetta
mi trombetta e mi freccetta,
mi lambisce e mi ferisce
e veloce poi sparisce.
Dopo torna a mezzogiorno,
mi rigira sempre attorno,
m’accarezza senza struscio
e spedita lascia l’uscio,
senza sfascio o catafascio.
Ma la notte poi m’accascio:
silenziosa mi sorride
e veloce poi m’uccide.