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"Danni per un milione di euro, difficile che un privato possa spendere tanto". RSA solo spreco di denaro. Il dg dell'Asp Mancuso visita la struttura mai attivata: "Nessuna prospettiva"

21 Marzo 2013

Dopo anni di buio sulla questione RSA, nonostante diverse richieste di spiegazioni, ecco arrivare, venerdì scorso, i dovuti chiarimenti su tale residenza per anziani del piccolo comune sanmanghese. A dare le dovute delucidazioni è stato il direttore generale dell’ASP della provincia di Catanzaro, Gerardo Mancuso, il quale, invitato dal sindaco sanmanghese, Vincenzo Buoncore, ha prima fatto visita a ciò che rimane della RSA, e cioè una struttura in via di decadimento totale, ed ha successivamente spiegato come stanno le cose, partendo dal principio. Alla fine degli anni ‘90 si decise di affidare queste strutture sanitarie a organismi privati al fine di realizzare l’attività per la quale erano state edificate. Successivamente avrebbero dovuto pervenire una serie di autorizzazioni che non sono, però, sopraggiunte portando, quindi, ad un blocco di tale struttura. All’inizio degli anni 2000 sono poi stati prodotti, stando sempre alle parole di Mancuso “una serie di atti per rimodulare l’attività ma senza seguito in quanto nacque un contenzioso tra l’azienda e la società che aveva avuto in gestione la struttura, la quale rivendicava, nei confronti dell’ azienda, una cifra troppo alta, triplicatosi ancora in una fase successiva”. Ancora oggi vi è, quindi, un ricorso e si sta aspettando che il giudice si determini. “Fino al 2014 la situazione resterà bloccata da questo contenzioso”. Chi ha avuto in gestione la residenza rivendica la non idoneità per l’attività sanitaria, alla consegna, della struttura, “ma noi- ha chiarito Mancuso- riteniamo, invece, che tale struttura era idonea, anche se bisognava fare qualche intervento”. Il fatto che rimane ora certo e visibile è che comunque, col passare degli anni, tale residenza si è depreziata, vi è stata un’ attività vandalica, realizzando, secondo il parere del direttore dell’ASP, “un danno non inferiore a un milione di euro”. Altra novità è che “è previsto un taglio di 450 unità di posti letto tra quelli già esistenti nella provincia di Catanzaro e pertanto si esclude a priori il fatto che se ne possano aprire altri”. Situazione chiara e risposta netta ed immediata “come RSA non c’è più nessuna prospettiva”. Si potrebbe solamente fare una conversione in un’ attività residenziale non sanitaria per anziani privata, ma “su questa onda bisognerebbe trovare qualcuno disponibile a spendere una cifra così elevata”. Pertanto una struttura inaugurata diverse volte, sulla quale si sono basate diverse campagne elettorali, che poteva essere un fiore all’occhiello per il piccolo comune sanmanghese, favorendo posti di lavoro e visibilità alla cittadina, lasciata decadere e della quale oggi non resta che un cumulo di macerie. Un dispendio di soldi e di tempo senza alcun frutto finale. Ed è proprio per questo che i piccoli comuni, come San Mango e come tanti altri, non hanno prospettive di crescita e di miglioramento sociale. Finchè sarà fatta solo una politica superflua, dispendiosa senza conseguenze positive e demagogica non ci saranno prospettive di crescita.

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