La XXIII edizione di questa kermesse, ormai appuntamento annuale fondamentale per ogni calabresi fuori sede, si è svolta nella suggestiva sala Promoteca del Campidoglio. Ed è cosi che la sede di rappresentanza di Roma Capitale per un pomeriggio si è trasformata in un vivace luogo d’ incontro tra calabresi, fortemente voluto da Peppino Accroglianò, presidente del C3 International, fondatore dell’Associazione dei Calabresi nel mondo, nata circa 30 anni fa e che oggi vanta oltre 70mila iscritti. Ed è stato proprio lui ad inaugurare la cerimonia di premiazione che ha visto insignite del prestigioso riconoscimento ben ventidue personalità. Il premio donato ai vincitori è stato realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco, noto in tutto il mondo, il quale ha inciso in oro e argento la copia del Codex purpureus rossanensis, uno dei più antichi codici conservati in Calabria e risalente al quinto secolo avanti Cristo. Durante la manifestazione un omaggio canoro è andato anche al maestro Luciano Pavarotti che, pur non essendo calabrese, è stato il primo a credere nel giovane tenore Stefano Gagliardi, suo allievo, che si è esibito in un percorso canoro che ha attraversato un secolo, accompagnato dal violino del Maestro Simona Bruno e al pianoforte dal Maestro Giovanni Monti.
Il presidente Accroglianò, che ha accolto gli ospiti con caloroso entusiasmo comportandosi da vero padrone di casa, ci ha tenuto a sottolineare che: “Oggi noi prestiamo attenzione soprattutto alla cultura, il cui sviluppo economico mi ha spinto a continuare le mie iniziative con la convinzione che la valorizzazione del territorio e la conseguente crescita economica possano essere tenute sotto la spinta propulsiva della cultura.” Ha proseguito dicendo che: “Siamo orgogliosi del nostro lavoro, per aver individuato in Italia e all’estero tantissime eccellenze calabresi che, costrette a lasciare la nostra amata Calabria, si sono affermate raggiungendo posizioni di rilievo e mostrando capacità di integrazione”.Proprio secondo questi principi infatti sono stati scelti i premiati. Ecco in particolare chi ha ricevuto il prestigioso premio di questa XXIII edizione: Maria Antonietta Aloe Spiriti professore aggregato di Ematologia a Roma, Carmine Belfiore – Questore Terni, Irene Bertucci – revisore legale dei conti e docente in Bilancio di Sostenibilità, Vincenzo Bonifati – presidente Gruppo Bonifati, Giovanna Cagliostro – Prefetto di Lucca ed Ernesto Carbone – deputato PD al Parlamento. E ancora Giuseppe Chiné – capo Ufficio Legislativo Ministero della Salute e Consigliere di Stato, Antonio Pileggi – ordinario di diritto del Lavoro Luiss, Giuseppe Smorto – caporedattore “La Repubblica” nonché responsabile di Repubblica.it, Annamaria Terremoto capor redattore Tg3 Calabria, Arturo De Felice – direttore della DIA,direzione Investigativa antimafia, Ercolino Ferraina in qualità di pittore e promotore culturale. Hanno ricevuto il premio anche Ernesto Madeo – presidente Filiera Madeo, Gerardo Mancuso – direttore Generale Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Massimo Marrelli – direttore Sanitario e operatore medico chirurgo e Marcella Panucci – direttore generale Confindustria. Il Premio ha superato ancora una volta i confini nazionali con il conferimento all’ Arcivescovo di Thurio, Nunzio Apostolico di Turchia – Antonio Lucibello, a Mauricio Macrì – Sindaco di Buenos Aires, Francesco Mazzei celebre e apprezzato chef, Thomas Ciampa – Vice Presidente Warner Bros, Carmelo Rizzo Peralta – Ambasciatore Repubblica di Honduras. Una motivazione particolare invece per il premio donato all’emozionatissimo Salvatore Lento delle Cantine Lento di Lamezia Terme: 50 anni di attività continua in Calabria che gli hanno portato fama e successo in tutto il mondo. Lento infatti è arrivato a Roma direttamente da Tokio, dove si trovava per motivi di lavoro. “La Calabria nel mondo” si è dunque confermata anche per questa edizione 2014 un evento davvero importante e fondamentale per una regione che spesso non ha il dovuto rilievo mediatico per quanto riguarda tutto ciò che c’è di positivo, lasciando spazio solo a cronaca e pagine nere. Per una volta però, la protagonista è stata la Calabria, quella bella, che piace e che ha messo al mondo talenti degni di essere considerati delle eccellenze.