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Elezioni Provincia Catanzaro, sindaci e consiglieri comunali chiamati al voto il 12 ottobre
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Elezioni Provincia Catanzaro, sindaci e consiglieri comunali chiamati al voto il 12 ottobre

29 Agosto 2014

Catanzaro - "Secondo quanto previsto dalla riforma Delrio, il Commissario Straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, con Decreto n° 26 del 28 agosto, ha convocato i comizi elettorali per le elezioni della Provincia di Catanzaro che avranno luogo domenica 12 ottobre, dalle 8 alle 20, presso il seggio unico costituto presso la sede della Provincia a Catanzaro in Piazza Luigi Rossi. Il Decreto è regolarmente pubblicato sul sito della Provincia, dove sono inserite tutte le informazioni relative all’iter elettorale".

Così una nota diramata dall'Ente provincia di Catanzaro "Saranno dunque chiamati a votare - spiegano -  non più i cittadini ma i sindaci ed i consiglieri delle amministrazioni comunali della provincia, trattandosi di elezioni di secondo livello, ed il prossimo Presidente sarà individuato proprio tra i sindaci della provincia (fatta eccezione per i Comuni in scadenza di mandato nei prossimi diciotto mesi) ed i consiglieri provinciali uscenti. La Provincia di Catanzaro ha già costituito l’ufficio elettorale provinciale presso il quale dovranno essere consegnate le candidature alla carica di Presidente e le liste dei candidati alla carica di consigliere provinciale.

Avviato dunque dal commissario Wanda Ferro l’iter organizzativo che ridisegnerà la guida della Provincia di Catanzaro il prossimo 12 ottobre, anche se il futuro degli Enti intermedi rimane ancora incerto: la conferenza Unificata del 5 Agosto ha previsto un impegno politico tra Stato, Regioni, Province e Comuni, che consenta, entro settembre, l’accordo sul trasferimento delle funzioni provinciali per attuare la legge 56/14, definendo con chiarezza il perimetro delle funzioni delle nuove province. L’impegno è diretto all’attuazione della legge per un riordino complessivo delle istituzioni territoriali, al fine di garantire continuità amministrativa, semplificazione, razionalizzazione e riduzione dei costi della pubblica amministrazione. Un percorso in salita per l’attuazione di una legge che risponde alla necessità di trovare un capro espiatorio nel segno dell’antipolitica, ma crea tante ombre sul futuro degli assetti istituzionali.

Informazioni aggiuntive

  • fonte: il Lametino.it

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