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La Vigor espugna Martina Franca ed è momentaneamente quinta
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La Vigor espugna Martina Franca ed è momentaneamente quinta

06 Ottobre 2014

Prezioso, quanto meritato, successo in rimonta della Vigor Lamezia che espugna Martina Franca e sale a quota 12 punti, portandosi momentaneamente in quinta posizione in attesa delle gare odierne di Catanzaro e Lupa Roma che, solo vincendo, scavalcherebbero i biancoverdi. Il Tursi dunque si conferma campo “amico” dei lametini che, dopo gli ultimi tre pari consecutivi ed il 2-3 risalente al 7-1-1990, aggiungono questo nuovo successo ai precedenti sin qui giocatisi in terra tarantina. Complessivamente, considerando, perciò, pure i match giocatisi a Lamezia, il bilancio è ora di tre affermazioni vigorine, cinque pareggi ed una sola vittoria pugliese, ovvero lo 0-1 nel torneo di serie D 1998-99.

Una Vigor che ha saputo stringere i denti, dopo essere andata subito sotto, nei primi 15’, uscendo poi fuori alla distanza, tant’è che alla fine il 2-1 le sta persino stretto. I ragazzi di Erra restano così imbattuti in trasferta dove conseguono la seconda affermazione consecutiva dopo l’1-2 col quale otto giorni fa avevano violato il “Valerio” di Melfi. Davvero un ottimo avvio di stagione, come testimoniano i 12 punti racimolati in queste prime sette giornate, alla rispettabilissima media di 1,71 punti a partita. Bottino, peraltro, che poteva essere ancora più ricco se si considerano i 3 punti complessivamente persi proprio a ridosso del 90’ contro Salernitana e Foggia al D’Ippolito.

Nota stonata della partita la, purtroppo solita, ingenua ammonizione rimediata, per proteste, da Del Sante. Il centravanti umbro era in diffida per cui salterà l’atteso derby di domenica prossima col Catanzaro. Un vizio, quello di fare incetta di cartellini gialli, che l’ex Mantova pareva essersi messo ormai alle spalle nella seconda metà dello scorso torneo, ed invece tornato prepotentemente a galla in questi primi 630’ della nuova stagione. Un’assenza che farà inevitabilmente piacere ai giallorossi di Moriero che si ritroveranno così di fronte una Vigor depotenziata in avanti.

Com’era prevedibile alla vigilia, il tecnico di Pellazzano rimedia all’assenza di Spirito riportando Rapisarda nel suo ruolo naturale di terzino destro, con Filosa titolare accanto all’altro centrale Gattari. In mezzo al campo, tocca stavolta a Giampà partire dalla panchina.

La gara si mette immediatamente in salita per i lametini. Sono infatti trascorsi appena tre giri di lancette quando Malerba, in prossimità della linea laterale, scivola malamente consentendo a Carretta di soffiargli il pallone, involarsi verso Piacenti e trafiggerlo in uscita. Carretta che, tra l’altro, aveva già segnato (addirittura una doppietta) alla formazione lametina nel match di Coppa del 15 agosto scorso. La Vigor cerca di reagire ma colleziona solo un paio di angoli senza esito.

I biancazzurri, nell’occasione in tenuta gialla, sono tuttavia insidiosi quando pigiano sull’acceleratore. Come al 14’ quando Piacenti è bravo a chiudere lo specchio ad Arcidiacono, respingendo la conclusione ravvicinata ed a mezza altezza del furetto etneo. Poco dopo, Carretta sfonda nuovamente sul fronte destro d’attacco e crossa basso in area dove Montalto, spalle alle porta, si gira e tira senza però inquadrare lo specchio. Il doppio pericolo corso scuote Gattari e compagni i quali iniziano a guadagnare campo. Al 23’Improta penetra in area e scocca un tiro-cross radente che Bleve blocca, non senza affanno, in due tempi. La prima vera occasione da rete per il Lamezia si materializza di li a poco. Del Sante, decentrato all’altezza del secondo palo, fa da torre per l’accorrente Puccio che, dal dischetto, gira al volo trovando la potenza ma non la mira, con palla alta.

Alla mezzora, su angolo di Improta, Filosa cerca il gol dell’ex ma il suo colpo di testa si perde oltre la barra trasversale. L’inerzia del match è ormai cambiata e dopo 2’ Rapisarda scodella un bel cross all’altezza del secondo palo, Kalombo nel tentativo di anticipare Improta la combina grossa colpendo la sfera goffamente col braccio destro. Rigore nettissimo, e giallo per il difensore di colore, che Del Sante trasforma impeccabilmente con un forte ed angolato destro sul quale Bleve non può arrivare. Terzo gol in campionato per il centravanti umbro che in biancoverde non aveva ancora segnato su calcio di rigore (l’unico calciato, a Poggibonsi, gli fu respinto dal portiere avversario). L’ultimo brivido prima del riposo lo corrono però i calabresi. Il tiro-cross dalla sinistra di Carretta, smorzato dal piede di Rapisarda, sfiora il palo più lontano. Ma la gara dei locali si chiude di fatto qui.

La ripresa, infatti, vedrà una sola squadra in campo. Pronti via e Montella ruba palla a Tomi nei pressi della bandierina, cross al centro per la torsione di Del Sante che fa la barba al primo palo. Al 2’ c’è comunque la risposta dei tarantini, più che altro merito di De Risio la cui violenta punizione dalla lunga distanza si spegne non di molto a lato. Un giro di lancette e Piacenti è reattivo nell’anticipare, in uscita coi piedi, Arcidiacono.

I ragazzi di Erra sono però bravi a spegnere sul nascere il possibile ritorno di fiamma dei tarantini. Siamo al 12’ quando viene sfruttata in modo impeccabile una veloce ripartenza. Del Sante, spalle alla porta sulla trequarti, scambia corto per Montella che vede con la coda dell’occhio lo scatto di Scarsella e lo imbecca prontamente con un filtrante che il centrocampista di Alatri spedisce in fondo al sacco con un chirurgico rasoterra ad incrociare sull’angolo più lontano. Per rispetto nei confronti della sua ex squadra, Scarsella contiene l’esultanza, finendo tuttavia travolto dall’abbraccio dei compagni. Terzo centro per il buon Fabio che, continuando di questo passo, potrebbe già presto superare i quattro gol segnati nello scorso torneo. D’altronde, i suoi inserimenti e sganciamenti si stanno rivelando una delle armi più pericolose di questa Vigor “erriana”.

Il Martina accusa visibilmente il colpo e la gara si mette decisamente in discesa per Gattari e compagni i quali hanno l’unico demerito di non chiudere definitivamente i giochi nonostante le diverse opportunità avute per segnare il 3-1. In mezzo al campo si aprono grandi spazi per le ripartenze ospiti. Su una di queste, al 25’ Improta, pressato dal ritorno di un difensore, chiama Bleve a distendersi sulla propria destra per bloccare la sfera. Poco dopo, lo stesso attaccante partenopeo scivola, in piena area, al momento di calciare. Al 33’, imbeccato di prima da Del Sante, sempre Improta è stavolta contratto in extremis in angolo dalla provvidenziale chiusura di Patti.

Si resta sul 2-1 e quindi la gara si mantiene in bilico fino all’ultimo dei minuti di extra-time concessi dal fischietto laziale. Erra sceglie di coprirsi e rinforza la difesa gettando nella mischia Kostadinovic, che fa così il suo debutto con la casacca vigorina, al posto dell’avanti Improta. Cambio preceduto poco prima dalla staffetta Battaglia/Giampà. Di contro, Ciullo tenta il tutto per tutto inserendo anche Caruso, passando, così, ad una sorta di 4-2-4. La Vigor però si difende con ordine, rischiando in una sola circostanza: al 42’ quando Piacenti smanaccia in tuffo un maligno pallone scodellato in piena area ospite, sulla corta respinta si avventa De Risio che, per fortuna di Gattari e soci, dal limite non trova lo specchio.

Informazioni aggiuntive

  • fonte: il Lametino.it

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