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Lavori in casa, confermate tutte le semplificazioni dello Sblocca Italia
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Lavori in casa, confermate tutte le semplificazioni dello Sblocca Italia

10 Novembre 2014

Il provvedimento è stato approvato con voto di fiducia dal Senato. Ok anche alla deduzione Irpef 20% per chi compra una casa e l’affitta.

Con 157 voti favorevoli e 110 contrari, ieri sera il Senato ha votato la fiducia sulla Legge di conversione del DL Sblocca Italia. L’Aula di Palazzo Madama ha approvato il testo della Camera senza modifiche.

La novità più importante è quella introdotta dall’articolo 17, che modificherà il Testo Unico Edilizia (Dpr 380/2001), relativa ai lavori interni alle abitazioni.
 
Sarà consentita la realizzazione con Comunicazione di inizio lavori (Cil), anziché con Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) dei lavori di manutenzione straordinaria che consistono nel frazionamento o accorpamento di unità immobiliari e che non modifichino la volumetria complessiva degli edifici, non riguardino parti strutturali e mantengano l’originaria destinazione d’uso.
 
Il professionista dovrà attestare che le modifiche sono compatibili con la normativa antisismica e con quella sul rendimento energetico e, insieme alla Cil, dovrà consegnare gli elaborati progettuali. La multa per la mancata presentazione della Cil sale da 258 a 1.000 euro.
 
La Cil sarà valida anche ai fini dell’aggiornamento catastale: il Comune dovrà inoltrarla all’Agenzia del Territorio, ma solo se al termine dei lavori il proprietario dell’immobile invia allo Sportello Unico una ‘comunicazione di fine lavori’.
 
Le altre novità:

3 miliardi e 890 milioni di euro al Fondo Sblocca Cantieriper il periodo 2013-2020, per consentire la continuità dei cantieri in corso o il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all’avvio dei lavori nel 2014.

Un Regolamento Edilizio Unico che sostituirà gli oltre 8 mila regolamenti comunali oggi vigenti. Il regolamento-tipo sarà adottato da Governo, Regioni ed autonomie locali in Conferenza Unificata.

Deduzione Irpef del 20%, fino ad un massimo di 300mila euro, delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, per acquistare case nuove in classe energetica A o B, o ristrutturare case esistenti, e affittarle a canone concordato per almeno 8 anni.
 
Riordino della normativa relativa al rent to buy, il contratto di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili.

Nuovi strumenti per la riqualificazione urbana: permesso di costruire in deroga anche alle destinazioni d’uso, permesso di costruire convenzionato e forme di compensazione alternative all’esproprio.
 
Possibilità per Regioni e Comuni di ridurre gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, i costi di costruzione e il contributo di costruzione, per incentivare gli interventi di ristrutturazione edilizia anziché di nuova costruzione, nell’ottica del contenimento del consumo di suolo.
 
Tempi più rapidi e affidamenti diretti, in deroga al Codice appalti, per i lavori, sotto la soglia comunitaria di 5,2 milioni di euro, di messa in sicurezza delle scuole, mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici, adeguamento sismico e tutela ambientale e del patrimonio culturale.
 
Possibilità per le Regioni di avvalersi non solo di società in house, ma di tutti i soggetti pubblici e privati, per la progettazione e l’esecuzione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico previsti dagli accordi di programma stipulati con le Regioni
 
Obbligo di predisporre alla connessione ad alta velocità in fibra ottica a banda ultralarga per chi vorrà costruire o ristrutturare un edificio dal 1° luglio 2015.

Esclusione degli impianti fotovoltaici degli enti locali e delle scuole dal meccanismo Spalma Incentivi, che riduce gli incentivi erogati agli impianti oltre i 200 KW.

La legge di conversione del decreto Sblocca Italia sarà a breve pubblicata in Gazzetta Ufficiale.