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Crisi Infocontact: Ritirati i 272 licenziamenti da Febbraio partirà la solidarietà per il personale

29 Gennaio 2014

Dopo 5 incontri, di cui l’ultimo durato oltre 30 ore, si è raggiunta una ipotesi di accordo tra RSU, Organizzazioni Sindacali ed Infocontact per scongiurare i 272 licenziamenti avviati dall’azienda lo scorso 22 Gennaio. Il confronto è stato molto serrato, a tratti virulento, a dimostrazione che le posizioni tra azienda e sindacato erano molto distanti.

L’azienda Infocontact aveva presentato inizialmente una proposta di solidarietà di circa il 40% per i soli operatori di call center, non si rendeva disponibile alla anticipazione del contributo di solidarietà, e non offriva risposte serie e concrete circa il futuro lavorativo dell’intera forza lavoro. Il confronto seppur aspro, partendo da posizioni diametralmente opposti, si è rasserenato quando è emerso chiaramente che era volontà comune delle parti salvaguardare l’intera forza lavoro, scongiurando i licenziamenti e avviando una fase di riorganizzazione e ristrutturazione finalizzata al mantenimento dell’occupazione, al rientro dal debito, passando per un piano industriale che dia futuro per gli oltre 1500 lavoratori tra dipendenti e collaboratori. Come OO.SS. non possiamo di certo ritenerci soddisfatti, in quanto il prezzo da pagare per una sciagurata gestione societaria e scongiurare i licenziamenti, è comunque troppo alto. Salvato il perimetro occupazionale attraverso questo sofferto accordo, a partire dal 1 Febbraio controlleremo e vigileremo sulla corretta applicazione di questo accodo soprattutto in relazione agli impegni presi in termini di rientro dal debito e di rilancio produttivo. Passando ai termini dell’accordo è stata prevista una solidarietà di 12 mesi per tutti i 767 lavoratori dipendenti dal 1° al 7° livello con percentuali variabili dal 10% al 30% in funzione della percentuale di esubero per ogni settore di appartenenza. La parte relativa all’integrazione spettante al lavoratore sarà anticipato mensilmente dall’azienda, e la quota di contributo spettante all’azienda devoluto ai lavoratori all’emissione del decreto ministeriale. La solidarietà varierà da settore in settore in funzione dell’esubero strutturale reale, i reparti “Recruitment,Selezione &Formazione”, “Voice Recognition” saranno impattati con una solidarietà al 30%, e gli operatori al customer care con il 29%. Le aree di staff non operativo (Quality, Supporto Tecnico, Ccrm, Amministrazione, ecc.) e i produttivi indiretti (Tl, Formatori, Facilities, ecc.) dal 20% al 30% e dal 10% al 25% per le aree di responsabilità e coordinamento (responsabili dei vari settori). Al fine di ridurre l’esubero e nel tempo la percentuale di solidarietà, attraverso verifiche mensili, è stato previsto un incentivo all’esodo volontario che prevede un contributo una tantum da 2 a 6 mensilità in funzione dell’anzianità di servizio ed un piano di trasferimenti sul sito di Rende (su base volontaria e con graduatoria tenendo conto per analogia dei requisti della 223/91). Queste operazioni unite ad una serie di attività legate alle commesse, che dovranno portare maggiore attività su Lamezia, serviranno ad abbassare l’impatto percentuale della solidarietà sulla forza lavoro. Al contempo sono stati individuati tutta una serie di intereventi per ridurre l’impatto economico dei CdS, prevedendo la solidarietà per intera giornata, inserendolo in una pianificata mensile che preveda attraverso anche lo smaltimento ferie ed il car sharing una riduzione delle spese per ogni singolo lavoratore. Come organizzazioni sindacali, unitamente alle RSU, riteniamo che questo sacrificio sarà vano se non saranno messe in atto tutte quelle misure ed attività che abbiamo preteso di inserire nell’accordo. Dal blocco della delocalizzazione delle attività all’estero, al riorganizzazione della struttura aziendale, dal piano di rientro del debito al piano industriale per avviare una fase di rilancio, senza queste leve riteniamo che questo sacrificio inflitto ai lavoratori per una gestione maldestra da parte aziendale sarà vanificato. Se l’azienda invece manterrà gli impegni presi ed attuerà quanto concordato potremo uscire da questa parentesi e limitare nel tempo il danno. CGIL, CISL, UIL e UGL del comparto Telecomunicazioni, unitariamente alle proprie RSU elette in Infocontact, incalzeranno quotidianamente l’azienda, a partire dal primo Febbraio per il mantenimento degli impegni e degli affidamenti, ed avvieranno tutte le iniziative previste dal contratto al fine di garantire gli attuali livelli occupazionali. Il prossimo 31 Gennaio si terranno le assemblee nei seguenti orari: 10.00 – 11.00 ; 11.30 – 12.30; 14.00 – 15.00; 15.30 – 16.30; 17.00 – 18.00 Nel corso del quale saranno illustrati i dettagli dell’ipotesi di accordo per permettere una condivisione ed una validazione dell’ipotesi di accordo. Le segreterie regionali e le RSU di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, UGL-Telecomunicazioni

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