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Mar 29, 2024, 7:04
Matteo Moraca

Matteo Moraca

Matteo Moraca, nato a San Mango D'Aquino, da sempre scrive su giornali; è felice di vivere la sua Sanmanghesita' che esprime nelle sue poesie cariche di emozioni, suscitate dai ricordi dei tempi passati, dalla riscoperta delle radici.
Ama il dialetto SanManghese, per la sua forza descrittiva che scaturisce dal suo verismo, in quanto un solo vocabolo puo' sintetizzare intere situazioni e racchiudere maniere di vivere. In questo sta la sua profonda valenza culturale, Chiaramente, i suoi versi scorgono, limpidi e puri, dalle varie espirienze della sua vita una vita intenza durante la quale Matteo ha incessantemente cercato di migliorare la sua posizione economica e quella della sua famiglia alla quale e' stato sempre totalmente devoto. Non fosse altro che la nobilita' di pensiero, la genuinita' di espressione e l'altro senzo di umilta', gli scritti di Matteo Moraca meritono di essere letti attraverso i suoi versi, molto di noi, specialmente gli emigrati riconosciamo noi stessi perche', chi piu' chi meno, abbiamo condiviso e continuamo a condividere gli stessi assilli e le stesse trepidazioni si, certo, anche noi abbiamo le nostre idee, i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni; ma la maggior parte di noi non ci prendiamo il tempo e la briga, o forse non abbiamo la volonta' e la capacita' di mettere nero sul bianco. Da parte mia, ed anche a nome dei suoi lettori, ringrazio l'autore per avere condiviso con noi il meglio della sua opera poetica e mi auguro che abbia a godersi il resto della sua " Vecchiaia " in buana salute in modo che possa continuare a pensare e scrivere veramente, come il suo cuor gli detta. 

Luigi Colosimo
10 dicembre 2004 Winnipeg, Canada 


La poesia di Matteo Moraca

Ritiratosi dal lavoro nel 1986, Matteo si e' dedicato totalmente al suo passatempo preferito, quello di scrivere; scrivere, non soltanto per tenersi mentalmente occupato, ma anche per comunicare agli altri le sue idee, i suoi pensieri, le sue azioni, le sue impressioni, i suoi desideri e le sue emozioni. Questo lo ha fatto e continua a farlo con grande efficacia esprimendosi per lo più in calabrese (sammanghese) e, occasionalmente, in lingua italiana.
Autore prolifico ed instancabile, ha già scritto e pubblicato, di suo pugno e senza alcuna assistenza editoriale o finanziaria, sei volumi di poesie sotto l'unico titolo " collana sanmanghese "; ottobre 1989, maggio 1990, luglio 1992, maggio 1996, maggio 1999, aprile 2003.
Avendo completato soltanto la quarta elementare e pur non osservando e rispettando, in molti casi, gli elementi strutturali e grammaticali della lingua, l'autore dimostra una impressione capacità espressiva, uno stile incisivo, ed un vocabolario ricco di azzeccate parole ed espressioni idiomatiche che molto spesso, soprattutto quelle in gergo dialettale, sono insostituibili se si vuole conservare e rispettare la loro schiettezza e spontaneità.
Chiaramente, i suoi versi scorgono, limpidi e puri, dalle varie esperienze della sua vita. Una vita intenza durante la quale Matteo ha incessantemente cercato di migliorare la sua posizione economica e quella della sua famiglia alla quale e' stato sempre totalmente devoto.
Non ci sorprende quindi il fatto che i suoi temi preferiti (il paese, il lavoro, il passato, la gioventù, la famiglia, la vecchiaia, le feste, le tradizioni, l'amore, la natura, l'amicizia, la povertà, l'unità, la preghiera) si susseguono, s'intrecciano e, spesso, si ripetano in una catena a maglie fitte dov'e' facile notare una serie di moniti e profondi pensieri sempre espressi con squisita sensibilità e massima convinzione.
Non fosse altro che per la nobiltà di pensiero, la genuinità di espressione e l'alto senso di umiltà, gli scritti di Matteo Moraca meritano di essere letti. Attraverso i suoi versi, molto di noi, specialmente gli emigrati, riconosciamo noi stessi perché, chi più chi meno, abbiamo condiviso e continuiamo a condividere gli stessi assilli e le stesse trepidazioni.
Ma non tutti abbiamo l'ispirazione e l'abilità di esprimerci come l'amico Matteo Moraca. Si, certo, anche noi abbiamo le nostre idee, i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni; ma la maggior parte di noi non ci prendiamo il tempo e la briga, o forse non abbiamo la volontà e la capacità di mettere nero sul bianco.
Le poesie raggruppate su questi sei volumi che lui con molto passione ha scritto, sono solo, un quarto di quelle scritte da Matteo. Lui sorridendo sempre mi dice; che continua ha scrivere, tutti i giorni della sua vita con gioia, e passione come un vero " sammanghese " !…
Da parte mia, ed anche a nome dei suoi lettori, ringrazio l'autore per aver condiviso con noi il meglio della sua opera poetica e mi auguro che abbia a godersi la sua " vecchiaia " in buona salute in modo che possa continuare a pensare e scrivere veramente, per come il suo cuor gli detta.

Luigi Colosimo
16 agosto 2004 Winnipeg, Canada 


Pubblichiamo con piacere gli scritti del nostro compaesano Matteo Moraca, segnalatoci dal nostro collaboratore Luigi Colosimo, entrambi residenti in Canada.

Prof.ssa Mery Torchia

 

Poema per Antonio Viola

Domenica, 01 Agosto 2004 00:00

Vorrei una penna quanto la sfera dell'universo 
un mare d'inchiostro e un foglio più grande del cielo, 
vorrei poi diventare una persona diversa 
per poter descrivere la vita di Antonio Viola ; 

Antonio Viola una fonte di grande bontà 
con tanta allegria amore e tanta onestà, 
il più conosciuto dei lontani e dei San Manghesi 
perché ovunque a seminato profumo di rose; 

Per il San Manghese Antonio Viola 
non si può descrivere con una sola parola, 
ma ci vorrebbero giornali e poi giornale 
per potere esprimere quanto ancor pur vale; 

Anche se adesso ormai vecchio e penzionato 
ma del Paese ancora tanto amato e rispettato, 
ancor conosciuto dei lontani e dei vicini 
da uomini donne vecchi e bambini; 

Antonio viola per i San Manghesi Totonnu 
grande amico di tutti , a tutti a dato rispetto 
io forte lo dico e lo lascio pur scritto, 
in'alta voce lo grido ai quattro venti 
che il Mondo lo sappia da levante a ponente; 

Per il San Manghese Antonio Viola 
ci vorrebbero ben'altre parole, 
ancor più in'alto farsi sentire 
dove l'amore ancor può gioire; 

Lo dico forte e lo confermo 
Totonno a conosciuto davvero l'inferno, 
sacrifici e guai ne a passato tanti 
ma guidato da Dio e lo Spirito Santo.

Un San Manghese Saverio Colosimo

Domenica, 01 Agosto 2004 00:00

Il più vecchio quà, dei San Manghesi
e ancora tra noi in questo Paese,
ancora arzillo gentile e cortese
da Anni anche lui diventò Canadese;

Saverio Colosimo questo e chiamato
circa quarant'Anni in Canada emigrato,
il mille novecento otto lin'Agosto e nato
da tutti i San Manghesi rispettato e amato;

Dopo una vita al paese passata
per amore dei figli in Canada emigrato,
per la famiglia si e sempre sacrificato
notte e giorno a sempre lavorato;

Ma ormai di età avanzata
penzionato ma stanco e malato,
a già compiuto novanta sei Anni
con sacrifici sofferenze e mal'anni;

Questo il suo novanta sei esimo compleanno
tanti aguri a te Saverio ma senza più affanni,
tanti aguri a te di tutti i San Manghesi 
amici e parenti che vivono in questo Paese. 

Buon compleanno a te Saverio Colosimo.
Agosto (1908) (2004)

U Cantinieri

Venerdì, 01 Ottobre 2004 00:00

Lissandru u cantinieri
uaminu modellu de oje e de ieri,
gentile e sinceru e de gran core
a tutti dunava affettu e amure;

Era rispettatu de tuttu u Paise
de Nicastru Marturanu e de nucerisi,
de Santumangu era ru miagliu
a ru core sue nun cera mai neglie;

a matina facia gnezzione a ri malati du Paise
a ra vucca sua cera sempre u sorrisu,
e pue a ra cantina fina a menza notte
a chine cia vinnia cruda a chine cotta;

U vinu buanu a re damingiane
u portava di vignali e de fabianu,
vinu locale pe tutti l'Anni
chine su vivia campava cent'Anni;

Lissandru nu veru cantinieri
io lu ricuardu ancore cunu ieri,
e non m'importa si mo mbecchiatu
ma ancore e Lissandru e na vota;

Evviva Lissandru e ra sua cantina
evviva lissandru evviva ru vinu

A Cantina du vinu

Venerdì, 01 Ottobre 2004 00:00

Lissandru na vota avia na cantina
chi vinnia gazose aranciate e vinu
na cantina a cchiu frequentata
vicinu a Chiesa era situata;

U vinu buanu u nce mancava mai
te facia scordare stanchizza e guai,
Lissandru era bravu de tutti amatu
a Santumangu puru idhu era natu;

U vinu u tenia d'averu buanu
vinnia sempre u vinu paisanu,
di vignaliadhi e de fabianu
chi ce venianu puru gente e luntanu;

Lissandru cu tutti ce sapia fare
uaminu bravu onestu e sinceru,
u canuscianu a Nicastru puru a Nucere
pe ra sua bontà u sue bon core;

Tutti dicianu si vinu buanu vue vivire
a ra cantina e Lissandru tu ai de jire,
cantine a ru Paise cinn'eranu tante
ma chira e Lissandru a cchiu mportante.

A cchiu mportante era pe d'averu
pecchi u cantinieri era onestu e sinceru.

U Putighinu

Venerdì, 01 Ottobre 2004 00:00

Ricuardu na vota u putighinu
chi lu gestia zza Natalina,
vinnia de tuttu a ru putighinu
frospari tabaccu e puru chininu;

Ma tannu sordi u navia nessunu
agente facianu tutti cumu potianu,
scanciavanu tuttu chiru chi avianu
ma lu nicessariu mancu l'avianu;

Tannu se pigliava tuttu a cridenza
ma quanta umiliazione e sofferenza,
cinn'eranu dui putighini a ru Casale
chi vinnianu tabaccu cartine e sale;

L'unu ara chiazza l'autru a San Giuseppe
chi c'era a nu latu nu colossale chiuppu,
a Chiesa e San Giuseppe e na funtana
chi iettava acqua frisca a canale chinu;

Mo chiru chiuppu e statu tagliatu
ca portava l'umbra a chiru abitatu,
a Chisa cu na villa sostituita
e pagate mastru, u furnu e cadutu;

Mo e rimastu dduv'era sulu u vicchiu putighinu
ma no cchiu Natalina, no Elina, ma mo ce Peppinu.

I Cuaschi

Venerdì, 01 Ottobre 2004 00:00

Dduv'è mo Santumangu, na vota
cera nu vuascu de cerze e castagne,
ceranu lupi vurpi e milogne
cunigli e cuarvi chi facianu la rota;
Ma pue vinnaru gente de Maiune e Malitu
pe fatigare a re castagne pilate,
cussi se ficiaru le prime case
chi pue chianu chianu diventau nu paise;
Ma tannu era fattu de vinedhe e mpetrate
mura de petre e crita mpastata,
quannu chiovia facia lavinara
chi nun se potia nemmenu passare;
Ma a chiru Paise io ce sugnu natu
a ra ruga di Cuasci ce sugnu crisciutu,
ce sugnu crisciutu e affezzionatu
mo sugnu viacchiu ma nu sugnu scordatu;
A ruga di Cuaschi era a ruga mia de na vota
chi ce iocava a ru squigliu e a ra mmucciateddha,
cerau tante guagliune beddhe
chi de una minn'era puru nnamuratu;
Chira ruga na vota scarcinata cumm'era
cu mazacani empetrate e scaluni,
ma cussi bella pe nue tutti guagliuni
ceranu gente onesta gbravi e sincera;
Santumangu fra Mancusu e Cannavali
mmiansu dui jumi Savutu e Casale,
a nu latu la Sila a dui pasi du mare
notte e iumu sentia e cicale cantare,
A ruga di Cuaschi arrivava a San Giuseppe
dduve cera na funtana e nu ranne chiuppu,
cera puru a Chiesa de San Giuseppe
cu putiga e putighinu da famiglia gigliutti;
Chissu era tuttu da ruga mia
quannu ce iocava chira via via,
pie me fici ranne chianu chianu criscia
ma nun maiu mai scurdatu a ruga mia;
Puru ancore oie su tuttu, o Ciaschi pe mia.

BAMBINELLO GESU'

Martedì, 01 Giugno 2004 00:00

NON DORMIRE BAMBINELLO 

OR CHE SEI SCESO DALLE STELLE, 

APRI GLI OCCHI E GUARDA IN TONDO 

LA SOFFERENZA DI QUESTO MONDO; 

  

I GIORNI PASSANO I MESI E GLI ANNI 

MA SULLA TERRA SEMPRE PIU' AFFANNI, 

NON DORMIR BAMBIN GESU' 

GUARDA INTORNO FINO LA GIU'; 

  

QUANTO TERRORE E SCHIAVITU' 

QUANTA AGONIA STA GIOVENTU', 

QUANTA GENTE CHE SOFFRE LA FAME 

COLPA TUTTA DI STA GENTE INFAME; 

  

COLPA DEI GRANDI DELLA TERRA 

ANSICCHE' PACE PROGETTANO GUERRA, 

PENSACI TU BAMBINO GESU' 

NON LASCIARE I POVERI IN SCHIAVITU'; 

  

OH TU DIVINO MIO SALVATORE 

DAI NEL MONDO PACE FEDE E AMORE, 

MANDI PROSPERITA' SU TUTTA LA TERRA 

CHE TRIONFA LA PACE SENZA PIU' GUERRA.

 

NATALE

Martedì, 01 Giugno 2004 00:00

ECCO DICEMBRE CON L'ALBERI SENZA LE FOGLIE 

CON FREDDO E NEVE TORNA NATALE, 

I PASSEROTTI SOPRA LE SOGLIE 

SULLE FINESTRE DELLA STRADALE; 

  

E DOLCE E COSI' LIETO IL SUO CINQUETTARE 

LA BUONA NOVELLA A TUTTI VUOLE ANNUNCIARE, 

SI ANNUNCIA CHE NATO IL REDENTORE 

ALLELUIA E' NATO IL SALVATORE; 

  

E' NATO IN UNA UMILE E FREDDA CAPANNA 

NATO DI UNA GIOVANE E VERGINE DONNA, 

FIORISCE IL CEPPO DEL FIERO SATANNO 

CESSA IL TIMORE SVANISCE L'AFFANNO; 

  

MARIA SI CONSOLA COL IL SUO AMATO SPOSO 

PER QUELLA AVVENTURA COSI' DOLOROSA, 

IN GINOCCHIO PREGANDO SOPRA DUE CEPPI 

LA MADONNA E SAN GIUSEPPE; 

  

PREGANO E IN'ALZANO IL BAMBINELLO 

CHE BRILLA ANCOR PIU' DI UNA STELLA, 

LODANO DIO CRISTO SIGNORE 

ALLELUIA ERA NATO IL SALVATORE.

NATALE COSI' COME'

Martedì, 01 Giugno 2004 00:00

ECCO IL SANTO NATALE COSI' COME' 

QUEL NATALE CHE TANTI NON SANNO COSE', 

NON LO SANNO I POVERI DI TUTTO IL MONDO 

CHE OGNI GIORNO VANNO SEMPRE INFONDO; 

  

NE MUORE DI FAME UNO AL SECONDO 

COLPA DEI POTENTI DI QUESTO MONDO, 

UNA VOLTA LE FESTE DEL SANTO NATALE 

ERANO PER TUTTI UNIVERSALE; 

  

ERANO FESTE DI GIOIA E DI ALLEGRIA 

PERCHE' NEL MONDO NASCEVA IL MESSIA, 

A BETLEMME IN UNA FREDDA CAPANNA 

NASCEVA GESU' DI UNA VERGINE DONNA; 

  

NASCEVA IL MESSIA IL SALVATORE 

GLORIA A DIO ! NOSTRO SIGNORE, 

MA ORA I POTENTI DI TUTTA LA TERRA 

INVECE DI PACE PROGETTANO GUERRA; 

  

NON'ANNO PIETA' DELLA POVERA GENTE 

DEI BAMBINI E VECHI CHE SONO IMPOTENTI, 

NON'ANNO TIMORE PIU' DEL SIGNORE 

HANNO PERDUTO LA FEDE E L'AMORE; 

  

OH MIO SIGNORE BAMBINO GESU' 

SALVA I POVERI DI STA SCHIAVITU', 

DACCI LA FORZA LA FEDE E L'AMORE 

GUARISCI LE NOSTRE PIAGUE E QUESTO DOLORE; 

  

CALMA I POTENTI DI QUESTA TERRA 

CHE STRINGONO LA MANO A TUTTI I FRATELLI, 

CHE DANNO PANE E AMORE AI POVERELLI; 

  

QUESTO E IL NATALE CHE COSI' COME' 

CON DISASTRI DISTRUZZIONI E GUERRE, 

CHE PEGGIO DI COSI' DI CERTO NON CE'.

AL MIO SAN MANGO

Martedì, 01 Giugno 2004 00:00

AL MIO SAN MANGO MANDO UN SALUTO 

CHE IL SANTO NATALE CI PORTA SALUTE, 

A TUTTI QUANTI I MIEI SAN MANGHESI 

CHE IL SANTO NATALE LE SIA PROSPEROSO; 

  

CHE DIO ILLUMINI QUESTA COLLINA 

FIN'OLTRE IL SAVUTO CHE FA DA CONFINE, 

CHE PROTÉGÉ I POVERI E I PELLEGRINI 

PRESSEGUITATI DI AVARI E ASSASSINI; 

  

TU BAMBINELLO GIACCHE' SEI NATO 

AI BISOGNOSI PORTA IL TUO AIUTO, 

DAGLI LA FORZA E LA TUA UMILTA' 

PACE A TUTTA QUANTA L'UMANITA'; 

  

PROTEGI TUTTI I MIEI SAN MANGHESI 

AL MIO SAN MANGO DAGLI IL SORRISO, 

CHE SIA FELICE E PROSPEROSO 

COME UNA VOLTA CON FIORI E ROSE; 

  

TI RICORDO SEMPRE SAN MANGO MIO 

E PREGO PER TE IL SIGNORE DIO ! 

CHE IL SANTO NATALE PORTA SALUTE E PACE, 

CHE TUTTA L'AGENTE SIANO SEMPRE FELICI; 

  

DA LONTANO CHE TI SALUTO SAN MANGO MIO 

MA CON SEMPLICE SALUTO MAI CON'ADDIO, 

DENTRO IL MIO CUORE STAMPATO TI PORTO 

ANCHE AL DI L'A FIN DOPO LA MORTE ; 

  

ED'ORA BUON NATALE AL MONDO INTERO 

E' UN'ANNO NUOVO FELICE E SINCERO, 

CHE SIA IN TUTTO IL MONDO IL PORTATORE 

DI PROSPERITA' PACE E AMORE.

 

SAN MANGO MIO

Martedì, 01 Giugno 2004 00:00

SAN MANGO MIO TI HO SEMPRE LASCIATO 

PER POCO TEMPO MA SON SEMPRE TORNATO, 

MA QUANDO EMIGRAI IN QUESTO PAESE 

PERSI SAN MANGO E I MIEI SANMANGHESI; 

PERSI IL MIO QUARTIERI LA RUGA DEI COSCHI 

LASCIAI DI ARANGETI E OLIVETI UN BOSCO, 

TUTTE STE COSE LE PERSI PER SEMPRE 

PERSI LA MIA TERRA LE COLLINE LE TREMPE; 

DA QUARANT'ANNI CHE VIVO CON NOSTALGIA 

SOGNANDO SEMPRE A TE SAN MANGO MIO, 

SOGNO QUELLE VIUZZE COSI STRETTE STRETTE 

CHE IO CI PASSAVO DI GIORNO E DI NOTTE; 

VEDO ANCORA L'AGENTE PASSEGIARE SUL CORSO 

E IL MIO CUORE SI SPEZZA DEL GRANDE RIMORSO, 

QUEI FIOR DI GINESTRA CHE PROFUMAVANO I CAMPI 

MARGHERITE E VIOLE CEN'ERANO TANTE;  
 

QUESTE COSE NON LE POSSO MAI SCORDARE 

IL MIO BELLO SAN MANGO L'AZZURRO MARE, 

SONO STAMPATE TUTTE NEL CUORE 

E NON SI POSSONO MAI CANCELLARE; 

SAN MANGO E BELLO, E BELLO DAVVERO 

CON LA SUA GENTE CHE HANNO UN CUORE VERO.