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Vulcano Marsili ancora attivo ma al momento non pericoloso
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Vulcano Marsili ancora attivo ma al momento non pericoloso

15 Gennaio 2014

In questi anni ne abbiamo sentito parlare spesso, abbiamo letto articoli e documentazioni sui giornali locali e nazionali ma, in concreto, nessuno ha mai dato una risposta certa. Stiamo parlando del “Marsili”, il noto vulcano sommerso al largo tra la Calabria e la Sicilia nel mar Tirreno.

 La sua estensione è sempre stata preoccupante, ben 70 Km di lunghezza e largo 30 e, per chiarire una volta per tutte in che stato sia attualmente il vulcano sommerso, ci ha pensato un gruppo di ricerca internazionale in cui tra gli altri erano presenti l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma (Ingv) e l’Istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Iamc-Cnr). Secondo dunque le loro indagini, pubblicate poi su Gondwana Research e iniziate a bordo della nave oceanografica ‘Universitatis’ dal 2006, il “Marsili” sarebbe ancora attivo, anche se è da escludere che il vulcano possa creare problemi alla popolazione nel breve termine, e proprio in merito alla questione è intervenuto Mattia Vallefuoco dell’Iamc-Cnr:” L’ipotesi più accreditata dagli studiosi era quella che considerava cessata, all’incirca 100.000 anni fa, l’attività eruttiva del vulcano. Nel corso della nostra missione, finalizzata ad acquisire nuovi dati sui prodotti emessi dal Marsili e sulla loro eta’, e’ stata prelevata, ad una profondità di 839 metri, una colonna di sedimento che ha evidenziato due livelli di ceneri vulcaniche dello spessore di 15 e 60 centimetri, la cui composizione chimica risulta coerente con quella delle lave del vulcano”.  Proprio in merito ai risultati dei prelievi effettuati e analizzati con la tecnica del Carbonio 14, analisi che determina l’età dei reperti, conclude così Guido Ventura ricercatore Ingv:”Le due analisi eseguite sui gusci di organismi fossili contenuti nei sedimenti hanno fornito rispettivamente eta’ di 3000 e 5000 anni, datazioni che testimoniano una natura almeno parzialmente esplosiva del Marsili in tempi storici. A questo punto sono necessarie nuove ricerche per implementare un sistema di monitoraggio che possa valutare l’effettiva pericolosita’ connessa a una possibile eruzione sottomarina. Non e’ da escludere che il Marsili venga inserito nella lista dei vulcani italiani attivi come Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli, Etna, Vulcano e Lipari”.  Dunque non ci resta che osservare da spettatori interessati l’evolversi di queste analisi e delle indagini senza generare panico e paure, è stato infatti escluso ogni rischio concreto e attuale per la popolazione.

Informazioni aggiuntive

  • fonte: LameziaClik

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