Il "Re" della specialità partenopea, fondatore dell'Accademia della Pizza, ha scelto infatti la 'Nduja originale di Spilinga (Vibo Valentia), quella dell'artigiano della 'Nduja Luigi Caccamo e il tonno della secolare azienda Callipo e fa risaltare in luce, entrambi per nome e cognome, nel suo menu come ingredienti d'eccellenza proposti nelle due pizzerie di Napoli (in via dei Tribunali e sul Lungomare) ed ora anche a Milano, nell'"Ambasciata" della pizza appena aperta in Largo Corsia dei Servi, a pochi passi dal Duomo. Il format dei locali di Sorbillo è quello già rodato con successo: sette antipasti, sette pizze, sette vini, sette birre, sette dolci. Ed è fra i sette antipasti che spiccano le due eccezionali tipicità calabresi, il cremoso, incendiario insaccato e il tonno: la "PizzaAperitivo Artigiano della 'Nduja di Spilinga con mozzarella e basilico" e la "PizzaAperitivo Callipo con tonno, fiordilatte e peperoncino". Sarà per il conto alla rovescia in vista dell'inizio dell'Expo, ma la primavera 2014 inizia con un gran fermento nel panorama della ristorazione meneghina. E l'arrivo della 'Nduja era immancabile: regina dell'hot food, morbida e spalmabile, la 'Nduja originale di Spìlinga è una preparazione dal gusto forte e antico. Unisce la carne grassa di maiale (le parti più povere) col sale e il peperoncino, molto peperoncino rosso.
L'affumicatura, la lunga esposizione al calore e al fumo di essenze legnose aromatiche completano l'opera favorendo lo sviluppo di aromi "selvatici". E' questa, in sintesi, l'umilissima 'Nduja di Spìlinga: la madre - anzi, la nonna - di tutti gli insaccati piccanti.