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Quei simboli dell’ignoranza che deturpano il nostro paese.

07 Gennaio 2011

Durante le vacanze natalizie, passeggiando lungo il Corso del centro storico, ho avuto la triste visione dell’ennesimo atto di barbarie ai danni di un monumento simbolo della nostra memoria storica. Parlo del Monumento ai Caduti nella bellissima piazzetta in Via Fratelli Bandiera, che proprio sopra l’intitolazione che ricorda i nostri concittadini caduti nelle due guerre mondiali, è stato imbrattato con il simbolo della croce celtica, con chiari riferimenti neofascisti. Anche se la cosa non giustificherebbe in alcun modo l’accaduto, immagino che questo atto incivile sia stata una bravata di qualche adolescente sammanghese che molto probabilmente non ha alcuna cognizione della gravità della sua azione e dell’offesa arrecata ai familiari delle vittime di quelle atroci guerre.


Non è mia intenzione fare il moralizzatore, basterebbe rileggere la storia del fascismo e della grande guerra perché ogni ragazzo possa capire con la propria testa che è stato forse il periodo più tragico e doloroso della storia del genere umano. Spero vivamente che chi ha disegnato quei simboli legga il mio messaggio e possa rendersi conto davvero del grave gesto commesso. Purtroppo, spesso per ignoranza o per puro spirito goliardico, si scrivono sui muri delle cose di cui non si conosce neppure il significato, su alcune vicende storiche però non può essere giustificata nè tollerata alcuna ignoranza, e invece quella croce celtica, proprio sotto la statua che ricorda i nostri caduti in guerra, sul bianco sfondo marmoreo, così visibile agli occhi del passante è un’offesa ed un oltraggio per tutta San Mango.
Non si dimentichi che nel 1993 la legge Mancino ha sanzionato l'utilizzo dei simboli che istigano all'odio razziale e la croce celtica è equiparata alla svastica del nazi-fascismo, quindi costituisce apologia di reato. Dopo la scritta a caratteri cubitali contro gli Ebrei, comparsa qualche anno fa sul muro della stazione d’attesa degli autobus allo svincolo autostradale (pessima immagine per chi, da fuori, veniva a S.Mango) e cancellata dal sottoscritto, spero che almeno questa volta chi ha la l’onore e l’onere di rappresentare la nostra comunità senta la responsabilità ed il dovere di far cancellare al più presto quei simboli dell’ignoranza che deturpano il nostro paese, da sempre pacifico e accogliente.

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