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Due tombe romane rinvenute sul sentiero che ripercorre l'antica Via Popilia

14 Dicembre 2010

Si accende la curiosità sui ritrovamenti archeologici nel comune di San Mango d'Aquino. L'area di San Mango d'Aquino continua ad essere, infatti, al centro dell'attenzione degli storici locali, principalmente dopo che per due inverni consecutivi, sono venute alla luce due tombe romane lungo la strada "Galassia", un sentiero accidentato che ricalca, secondo molti osservatori, l'antico percorso della Via Popilia costruita dai Romani.

 

Tutta l'area che va da Falerna a Nocera Terinese e che attraverso la valle del Savuto si addentra verso l'interno, fino a Martirano, è ricca di testimonianze storiche e archeologiche di particolare valore.
«Abbandonarle al proprio destino – dichiara alla Gazzetta del Sud lo studioso Armando Orlando – e non utilizzarle per squarciare il velo di incertezza che circonda la storia antica di questi territori è un peccato che le Istituzioni non possono permettersi». Sull'esistenza di necropoli nel territorio di San Mango esistono riferimenti antichi e moderni. Orlando, a tal proposito, fa riferimento ad una necropoli in località Fabiano di Nocera Terinese, «ad un tiro di schioppo dal Piano di Tirena», sulla quale esistono testimonianze e tracce scritte datate 1829; ad un sepolcro scoperto nel 1970 in una campagna di Sant'Aloi (nei pressi di Fabiano) e andato distrutto nel corso dei lavori di scavo, «ad eccezione di una lucerna che pare sopravviva ancora oggi e di numerose tracce di un antico acquedotto affiorate lungo la vallata destra del fiume Casale, un acquedotto cioè capace di portare l'acqua sul Piano di Tirena».
Si parla in altre parole di un territorio (Fabiano, Sant'Aloi, Timpa delle Vigne) compreso tra gli svincoli autostradali di Falerna e San Mango d'Aquino, all'interno del quale il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio ed il ministero per i Beni e le Attività culturali hanno insieme collocato l'area archeologica di Terina, in Comune di Nocera Terinese, sottoposta a vincolo diretto e indiretto ai sensi della legge sulla tutela delle cose d'interesse artistico o storico.
Anche studiosi odierni, come Fabrizio Mollo, si sono altresì interessati dell'area ed hanno scritto che nella stessa area dove sono state ritrovate ceramiche e anfore greco-italiche, esattamente in zona case Mercuri di San Mango d'Aquino, è da ascrivere con molta probabilità alla presenza di una necropoli.
«Mi auguro – conclude Armando Orlando – interventi decisi e non burocratici da parte degli amministratori locali, e spero in una mobilitazione forte da parte di studiosi ed associazioni, affinché il patrimonio del passato possa essere conservato e difeso, e non sacrificato sull'altare dello sviluppo, del consumismo, degli affari».
In sintesi
Nel territorio di San Mango d'Aquino sono state rinvenute tante testimonianze che attestano la presenza di insediamenti importanti dal punto di vista archeologico e storico. In particolare, le aree oggetto di rinvenimenti sono Fabiano, Sant'Aloi e Timpa delle Vigne, dove per gli studiosi esisterebbe una vera e propria necropoli.

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