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CRESCE LA PASSIVITA’ E L’APATIA DI MOLTI CITTADINI MENTRE LA NUOVA AMMININISTRAZIONE RESTA SEMPRE PIU’ CHIUSA NEL PROPRIO MONDO RISTRETTO!

15 Settembre 2008

olo qualche mese addietro gran parte dei sanmanghesi esultava per la fine di una “dittatura”, durata 40 anni, e prospettava una “nuova Era” che dovrebbe essere scritta dal nuovo sindaco Buoncore e dal suo gruppo. Oggi, a breve distanza da quei mesi, si assiste ad un enorme calo di quell’esultanza, allo scemare del tanto entusiasmo iniziale e, soprattutto, ad una perdita graduale di consensi.

Credo che, generalmente, una neo-amministrazione, prospettando idee e programmi di lungo termine, sia portata ad agire e lavorare, logicamente, di modo che raccolga al proprio fianco anche consensi di elettori contrari, se si tiene presente che 5 anni volano… Quello che, invece, risalta, agli occhi di tanti cittadini, dalle scelte poco tattiche del nuovo gruppo Buoncore, è che questa nuova guida politica non solo non cerca di “accaparrarsi” nuovi consensi, ma perde per strada anche propri elementi. Chiusa nella propria torre d’avorio, ristretta solo ad una piccola cerchia di amici e consiglieri esterni, resta relegata nel proprio mondo senza aprirsi all’opinione pubblica, che spesso potrebbe essere fatta anche di critiche, ma le critiche sono essenziali in ogni sistema democratico poiché aiutano a crescere, ma evidentemente l’amministrazione Buoncore non vuole “crescere” e preferisce ritagliarsi il proprio mondo fatto ad immagine e somiglianza. Questo potrebbe essere solo un mio parere, che trova, però, riscontro nei commenti di molti cittadini. Circa il lavoro tecnico-gestionale, invece, non si può ancora rimproverare niente al neo-sindaco ed al suo gruppo in quanto i servizi essenziali e quotidiani, generalmente, vengono garantiti e per i problemi più grandi l’attuale maggioranza, sicuramente, non è ancora stata messa alla prova. Da questo punto di vista, allora, forse è ancora presto per tirare fuori un giudizio quanto meno fattibile.
Al momento, l’elemento più evidente è la passività di un gran numero di sanmanghesi ed è proprio per evitare il perdurare di una tale passività e apatia che bisogna rimboccarsi le maniche e non bisogna sempre aspettare che siano gli altri a fare delle cose per noi. Ogni democrazia si avvale di sistemi e strumenti efficaci e leciti per apportare modifiche, scambio di idee, collaborazione e partecipazione diretta della popolazione. Si potrebbe, ad esempio, pensare ad un CIRCOLO, che non dovrebbe per forza fungere da opposizione e scontro diretto verso l’amministrazione, ma potrebbe fungere come sana crescita culturale e sociale, come punto di raccolta di idee, di pareri ed esercitare, tra l’altro, una “spinta propulsiva” per l’amministrazione, che si vedrebbe non più libera di agire indipendentemente, ma comprenderebbe che c’è un’intera popolazione alla quale dare risposte chiare, efficaci ed immediate, un’ intera popolazione che vuole sentirsi parte attiva ed integrante del processo politico-amministrativo, un’ intera popolazione che chiede e pretende risposte che siano impersonali ed “universali” e non ad-personam, un’ intera popolazione che deve essere rappresentata da un sindaco che dovrebbe essere il sindaco di tutti e non solo degli amici, perché questo sistema è già stato criticato una volta, eppure ancora oggi si sta dando vita ad un sistema chiuso e poco aperto allo scambio di idee, seppure contrarie. Sembra vigere, ancora una volta, la clausola “o con noi o contro di noi” e le critiche, quelle sane e costruttive, non sono bene accette in un sistema che vuole restare relegato nel proprio mondo e attorniato da persone che sono disposte a dire quasi sempre “si”, senza alcuna forma di opposizione.
Sono, piuttosto, del parere che ogni sana democrazia dipenda da uno scambio di idee e vedute, anche se contraddittorie, da uno scambio di pareri, da un’ insieme di opinioni che vengano fuori non solo dagli “apparentati”all’amministrazione, ma bensì da ogni singolo componente della nostra cittadina, poiché ognuno di noi, piuttosto che cadere nell’apatia e nella passività tipica di questi sistemi amministrativi relegati nel proprio mondo, può alzarsi e far sentire la propria presenza perché infondo, come dice la nostra Costituzione, “è il popolo ad essere sovrano”! E per concludere, rinnovo il mio appello anche alla stessa opposizione, alla quale spetta comunque il grande compito di rappresentare un numero non indifferente di cittadini, affiche si raccolga, si riunisca e faccia sentire la propria presenza dando vita magari a qualche struttura che possa raccogliere al proprio interno un gruppo cospicuo di persone, che abbiano come sano e concreto obiettivo quello di dar vita ad un serio confronto, tutelando l’interesse dei cittadini tutti e la piena riuscita della gestione della cosa pubblica, che non può restare solo mera preoccupazione degli amministratori, rimanendo accentrata esclusivamente nelle loro mani e gestita a piacimento, ma deve essere interesse di più persone e coinvolgere l’intera popolazione, nessuno escluso!