Io
Michela Vescio
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16 Maggio 2005
o ripenso a quello che avrei voluto essere,
e non sono
a quel che sono ora,
con il fardello greve di ricordi
e un mondo d'altri sulle spalle.
Una povera buffona
che ride della morte,
e la chiama quando sente d'essere sola
sperduta nella propria tristezza…

Michela Vescio
Giovane sammanghese di animo sensibile e profondo, nella poesia esprime sentimenti e concetti puri e universali: speranza e delusione, ricordo e sogno, amore e morte, disperazione e consolazione. Consolatoria è soprattutto, per la nostra poetessa, l'amicizia, forza potente ed eterna, che fa piangere e gioire, che dona senza nulla chiedere, che è "luce" nella vita. L' esternazione completa della propria interiorità, insieme con la consapevolezza del proprio dono, si manifesta nella rivelazione di ciò che per lei è la Poesia e si cristallizza nei versi "perché di questa vita mia // sei forse il meglio che riesco a offrire".
Prof.ssa Mery Torchia
Michela ci ha lasciati il 13 luglio 2010
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Michela ci ha lasciati il 13 luglio 2010
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