Ad un amico
Michela VescioLei, che l'altrur pensier muove
Colpito a questa penna,
che il rumor di un cuore amico che batte
troppo forte è per colui che ricorda.
Lungi da me sia la follia
Di quell'amor di cui messager son solo,
che fin troppo bene conosco
il freddo acuto di certe lacrime.
Ma ella sola è la vita
Per colui che più non vive,
che ciò che urla dentro tace fuori
nella speranza di ciò che non osa.
Oh, se l'amor si potesse vedere,
men'arduo sarebbe il compito mio
nel riveral di quel cuore gentile
ciò che al mondo si nega.
Ma una selva di specchi
L'amor sempre rimane,
che quest'inchiostro dipinger non può
i sogni di colui che in Amor spera.
Ed in nome di Amor, amico mio,
se fiaba non è ma davvero esiste,
possa tu domani perder nell'oblio
quegli occhi in cui oggi perdi la tua anima
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