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«Nessuno ci ha chiesto i Bronzi di Riace»

03 Agosto 2014

La sovrintendente di Reggio Calabria risponde a Sgarbi: troppo fragili per viaggiare

Troppo fragili. E troppo vecchi per affrontare un viaggio verso il Nord. «Spostare i Bronzi di Riace vorrebbe dire esporli a rischi di danneggiamenti e di perdita». Simonetta Bonomi, sovrintendente ai Beni archeologici della Calabria, chiude così la querelle su un’eventuale «ospitata» dei Bronzi durante Expo, caldeggiata da Vittorio Sgarbi e appoggiata da Roberto Maroni.

Una tournée costellata di pericoli. E in ogni caso, «nessuno ha fatto richiesta per averli». Ancora polemiche sui Bronzi. Dal 1972, anno del ritrovamento, i due guerrieri sono protagonisti di dibattiti, blitz (come quello del fotografo Gerald Bruneau a febbraio), richieste di tutti i generi. «Evidentemente - continua Simonetta Bonomi- ci si dimentica che queste statue hanno 2.500 anni, di cui 2 mila trascorsi sott’acqua». E mentre ora, al Museo archeologico di Reggio Calabria, «possono contare su un microclima controllato, su basi antisismiche, sul filtraggio dei visitatori», per spostarli «servirebbero mezzi speciali e altri accorgimenti. E i rischi ci sarebbero lo stesso, a partire dalla corrosione ciclica, il cancro del bronzo». Rifiuto categorico, qualora arrivasse la richiesta ufficiale. «E comunque - conclusione - l’Expo non è Milano, ma un’iniziativa che punta a valorizzare l’immagine di tutta l’Italia». Da Nord a Sud.

Informazioni aggiuntive

  • fonte: Corriere della sera

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