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"Anime Nere", anteprima a Catanzaro per il film più applaudito al Festival Cinema Venezia
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"Anime Nere", anteprima a Catanzaro per il film più applaudito al Festival Cinema Venezia

16 Settembre 2014

Catanzaro - “Anime Nere”, il film più applaudito della Mostra del Cinema di Venezia, e’ stato presentato oggi, in anteprima nazionale (in vista dell’uscita in tutta Italia il 18) a Catanzaro. Ad accompagnare il film il regista Francesco Munzi, l’attore Fabrizio Ferracane, lo scrittore Gioacchino Criaco, dal cui libro omonimo il film ha tratto ispirazione, l’editore Florindo Rubbettino, e Giuseppe Bombino, presidente dell’Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte che ha contribuito alla realizzazione del film.

Fortissima la reazione nella visione riservata ai giornalisti. Con scene di enorme commozione alla fine. Munzi ha conosciuto Africo anche grazie alla collaborazione con Criaco che ha permesso al regista di entrare in una terra inesplorata e inaccessibile e cinematograficamente inedita: quella dell’Aspromonte e della Locride. Luoghi che sono tra i protagonisti del film: «La geografia dell'ambiente è un tutt'uno con quella interiore dei personaggi - dichiara il regista -. I percorsi tortuosi della montagna, tra luci e ombre, sono gli stessi che accompagnano lo svolgersi della vicenda nell'anima dei protagonisti». Africo ha straordinariamente partecipato alla realizzazione del film, superando le diffidenze e aprendo le porte delle proprie case al regista, alla troupe, recitando accanto ai protagonisti, collaborando attivamente alle varie fasi della lavorazione. Un fatto senza precedenti. Dopo l’anteprima di Catanzaro, il film sarà presentato martedì 16 al Cinema Lumiere di Reggio Calabria, e mercoledì 17 al Cinema Vittoria di Locri, per poi uscire con regolare programmazione come nel resto d'Italia dal 18 settembre, distribuito da Good Films.

Vincitore di due premi al Festival di Venezia, ora “Anime Nere”, accompagnato dal regista, è al Festival di Toronto. Il film ha il dono di aver unito in un coro unanime la stampa di tutto il mondo: acclamato dalla stampa nazionale e paragonato da quella internazionale ai film di Visconti e Coppola, è la storia di una famiglia criminale, vista dall’interno, negli aspetti più emotivi e contraddittori, che si spinge fino agli archetipi della tragedia. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno, si svolge il racconto di tre fratelli, che dall’Olanda e dalla Milano della finanza, sono costretti a tornare, nel paese natale sulle vette selvagge della Calabria per affrontare i nodi irrisolti di un passato che non si riesce a dimenticare.

Come nei suoi precedenti film (i pluripremiati e internazionalmente riconosciuti Saimir e Il resto della notte) Munzi usa attori professionisti - Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo e con Barbora Bobulova - e non, come Giuseppe Fumo e Pasquale Romeo per la prima volta sullo schermo, scelti tra centinaia di giovani calabresi aspiranti attori che si sono presentati ai provini. Il film è prodotto da Luigi e Olivia Musini per Cinemaundici con Rai Cinema, coprodotto da Babe Films. La fotografia è di Vladan Radovic, la scenografia di Luca Servino, i costumi di Marina Roberti, il montaggio di Cristiano Travaglioli, musiche di Giuliano Taviani; la sceneggiatura è firmata da Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello e Maurizio Braucci con la collaborazione di Gioacchino Criaco.

 

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