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Green Economy: la luce in fondo tunnel per la Calabria può essere verde
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Green Economy: la luce in fondo tunnel per la Calabria può essere verde

29 Settembre 2014

Artigianato ed enogastronomia. Dove è scritto che la tradizione è nemica dell’innovazione e del progresso? Secondo gli ultimi dati Coldiretti, il ‘’green job’’, è il nuovo orizzonte per chi vuole uscire dal tunnel della disoccupazione ed aprire un’impresa in Italia.

Ma cosa significa “lavoro verde”.. Non c’è una definizione precisa ma in generale un  green job è un lavoro che ha una qualche attinenza con l’ambiente. Qualsiasi tipo di lavoro che contribuisca al risparmio energetico, o del settore delle rinnovabili, ma anche che abbia a che fare con la tutela del territorio e della biodiversità può definirsi un green job. Il programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ha classificato i green jobs, e tra questi rientrano lavori in agricoltura, attività produttive, ricerca e sviluppo (R & S), amministrativi e di servizio che contribuiscono sostanzialmente a preservare o ripristinare la qualità ambientale, ma non solo. Sono green job i lavori che aiutano a proteggere gli ecosistemi, ridurre il consumo di energia, materiali ed acqua attraverso le strategie ad alta efficienza, ridurre al minimo o evitare del tutto la generazione di rifiuti. Perciò perché non puntare ad alcune pietre miliari del Made in Italy quali artigianato e agroalimentare? Dove è scritto che la tradizione è nemica dell’innovazione e del progresso? Scegliere il settore primario e i prodotti tipici del patrimonio enogastronomico vuol dire, in qualche modo, recuperare tradizioni che rischiano di essere perdute. Aprire un’impresa sostenibile che coniughi innovazione e Made in Italy è il focus di uno speciale di Energie Sensibili, che dedica un approfondimento particolare al caso di Biorfarm a Rossano Calabro. Biorfarm nasce nel 2014 come un portale – raggiungibile all’indirizzo www.biorfarm.com – su cui l’utente può registrarsi e “adottare” un albero di arance, clementine oppure limoni. Attraverso un uso innovativo di Facebook e Twitter il consumatore può seguire tutte le attività della campagna, fino alla raccolta dei frutti che saranno inviati direttamente a domicilio, in qualsiasi parte d’Italia, in 48 ore. “Oggi noi acquistiamo e consumiamo prodotti alimentari delle cui origini, però, non possiamo essere sicuri: da dove provengono? E come sono stati coltivati?”. Partendo da questa domanda Osvaldo De Falco, ha realizzato il suo sogno: aprire un’impresa nella sua terra d’origine, la Calabria, che consentisse agli agricoltori locali di continuare a curare i propri frutteti e ai consumatori di tutta Italia di avvicinarsi al mondo dell’agricoltura. Una forza tutta calabrese, dunque, quella della green economy, evidenziata anche dal dott. Marco Gisotti, giornalista e divulgatore ambientale che durante un convegno “Green Economy. Un’economia che non conosce crisi” tenutosi alla Facoltà di Agraria di Reggio Calabria ha dichiarato: “…la situazione in Calabria non è tanto differente rispetto a quella del resto di Italia. Noi siamo uno dei Paesi in Europa  – afferma il giornalista – con il maggior numero di lavoratori verdi e di imprese verdi. Una volta tanto siamo all’avanguardia. Si pensi che il 51% delle imprese italiane ha almeno un lavoratore verde e che ad oggi la green economy in Italia dà lavoro a 3 milioni di lavoratori. Addirittura – continua Gisotti -il 22% delle imprese medio-piccole italiane oggi è un’impresa verde, questo 22%, poi, crea il 38% della nuova occupazione; quindi la green economy garantisce più lavoro, più stabilità, con un reddito maggiore vista la professionalità e le specializzazioni che caratterizzano questo settore. In Italia il settore agro-alimentare è l’unico che anche se di poco è in crescita. Chiaramente vengono ricercati profili altamente specializzati, dalla produzione e la commercializzazione dei prodotti, al turismo enogastronomico. La Calabria, in questo, ha un tradizione enorme e le province calabresi sono tutte comprese oltre il 20% di occupazione green richiesta. Proprio questa estate oltre 30 aziende condotte da giovani, sono state scelte e premiate con l’Oscar Grenn 2014 della Coldiretti. La green economy è una cosa seria. Non è quindi soltanto una questione cromatica, fashion o di marketing.  Non si tratta soltanto di utilizzare termini eco-green ma significa, per davvero, rivoluzionare il sistema. Mobilità, energia, agricoltura, rifiuti ma anche cultura e turismo sono, al tempo stesso, risorse e opportunità di cambiamento, settori sui quali investire in cambiamento, coinvolgendo cittadini e imprese in una sfida che non può essere solo di processo.

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