Vertenza Infocontact, Grandinetti invia lettera a prefetto di Catanzaro
Redazione Go!Lamezia Terme – Il presidente del Consiglio comunale Francesco Grandinetti invia una lettera al Prefetto di Catanzaro per invitare gli istituti di credito a sospendere le rate dei mutui dei lavoratori infocontact che rischiano il licenziamento
“Eccellenza ill.ma, mi permetto di disturbarla per evidenziare, atteso il Suo ruolo ma soprattutto il Suo essere attento ai problemi sociali dei più deboli, una problematica. In riferimento alla cosiddetta vertenza Infocontact, che rappresenta ancora oggi una complessa crisi aziendale della nostra Regione con inevitabili riflessi sui livelli occupazionali esistenti, Le rappresento la mia contrarietà rispetto al comportamento assunto dagli Istituti di credito, il cui elenco allego alla presente, che avrebbero dovuto porre in essere procedure volte ad agevolare i lavoratori. In data 28 Luglio 2014 il Consiglio comunale della città di Lamezia Terme discuteva in merito alla problematica di un'azienda che ha alle sue dipendenze migliaia di lavoratori e il cui licenziamento provocherebbe danni anche all'economia cittadina. In quella sede si approvava un Ordine del giorno in cui si chiedeva a banche e società finanziarie, in segno di solidarietà, la momentanea sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti in essere con alcuni lavoratori della citata azienda Infocontact. In data 07 Agosto 2014, questa Presidenza provvedeva a inviare ai suddetti soggetti, per tramite di raccomandata a/r, una richiesta di adesione a tale iniziativa che assumeva valore di solennità anche per essere portata a conoscenza di sua Eccellenza. A oggi, con profondo dispiacere, sono costretto a constatare l'assoluta mancanza di riscontro, positivo o negativo, alla nostra sollecitazione a eccezione, meritevole di apprezzamento, della Banca popolare delle Province calabre che ha risposto al nostro appello".
"Un atteggiamento di indifferenza nei confronti di una Istituzione, qual è il Consiglio comunale, e una inesistente attenzione verso lavoratori in difficoltà economica. La presente missiva assume, quindi, il valore di un appello alla Sua illustrissima figura istituzionale affinché possa attivare quanto è nelle sue facoltà per sensibilizzare i suddetti soggetti all'adozione di interventi solidali e non certamente elusivi di obblighi contrattuali assunti, ma soprattutto per metterla a conoscenza dell'assoluta insensibilità degli Istituti di credito che “inconsapevolmente” spingono le persone a rivolgersi al mercato illegale dell'usura. Rimangono pochi spazi di azione ma la sinergia tra pubblico e privato, l'intervento delle Istituzioni e l'accoglimento di proposte ragionevoli possono costituire un valido supporto sociale in momenti, come questi, di estrema difficoltà economica per molti cittadini. Le chiedo, pertanto, un'autorevole attenzione con la certezza che la Sua sensibilità consenta di avviare, almeno, un dialogo costruttivo per la collettività. Sono sempre a sua disposizione qualora desiderasse incontrarmi per esplicitare ancora meglio la situazione e per quanto altro dovesse necessitare. L'occasione è opportuna per porgerle distinti saluti”.
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