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I Bronzi di Riace restano a Reggio. Chizzoniti: “Si chieda scusa ai calabresi”
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I Bronzi di Riace restano a Reggio. Chizzoniti: “Si chieda scusa ai calabresi”

11 Ottobre 2014

Con riferimento “alla tutt’altro che sorprendente conclusione cui è pervenuta l’inutile quanto costosa Commissione imposta dal prof. Vittorio Sgarbi e supinamente recepita dal ministro Dario Franceschini che conferma in toto i gravissimi rischi connessi al trasferimento in qualsivoglia sede dei Bronzi di Riace”, interviene il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale della Calabria, Aurelio Chizzoniti, che ha già denunciato il ministro per abuso in atti d’ufficio e Sgarbi per violenza privata ai danni della Sopraintendente ai Beni Archeologici della Calabria dottoressa Simonetta Bonomi.


chizzoniti aurelio“Rientra così – commenta il presidente Chizzoniti – il meschino quanto strumentale e ben concepito tentativo affaristico culturale volto a delegittimare quarant’anni di conclamata intrasportabilità scanditi da studi altamente qualificati, relazioni specifiche, restauri e quant’altro utile alla responsabile tutela dei due guerrieri e non certamente per legittimarne la capricciosa ‘detenzione’ a Reggio. Escludo che all’interno del coro ben intonato dai Soloni della trasferibilità ‘a prescindere’ ci sia qualcuno che, dopo la figuraccia collezionata, abbia un briciolo di residua sensibilità quanto meno per arrossire per la vergogna chiedendo doverosamente scusa alla dottoressa Bonomi ed a tutti i calabresi letteralmente dileggiati, offesi, derisi e diffamati. In quest’ottica, partecipo intensamente ed allegramente al dolore del critico Sgarbi, che oggi sposta il livoroso tiro sul prof. Zanardi reo di non aver portato il cervello all’ammasso, scardinando i progetti tanto cari al sig. Sgarbi che nulla hanno a che vedere con la valorizzazione dei due Bronzi. Sicuramente, lo stesso potrà consolarsi con la Gioconda che, però, ha prudentemente ed accuratamente evitato di richiedere al Louvre di Parigi da dove non si sposta da almeno 40 anni. Sono certo – aggiunge il presidente Chizzoniti – che la Procura della Repubblica di Milano, già investita ufficialmente anche con riferimento alla denunciata turbativa d’asta in capo a Stefano Ceci – componente la segreteria del ‘turbato’ ministro Franceschini – e cointeressato alla Net-booking che qualche giorno dopo la costituzione è riuscita ad aggiudicarsi un importantissimo appalto bandito dall’Expo 15, individuerà anche il nome dell’impresa che, secondo lo Sgarbi pensiero, diffuso ‘urbi et orbi’ era già in agguato per effettuare il trasferimento meneghino delle due statue. L’accertamento del nominativo del titolare della stessa – conclude Chizzoniti – potrà sicuramente sorprendere, ma non tanto, tornando comunque estremamente utile alle indagini che saranno ulteriormente stimolate attraverso la doverosa e doviziosa integrazione che fra qualche giorno presenterò alla Procura di Milano”.

Informazioni aggiuntive

  • fonte: CalabriaonWeb

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