Anche questa volta, come per Winé, Silvestris si è avvalso della preziosa collaborazione di Soldat Jahman, l’artista che ha fatto ballare tutto il mondo al ritmo della zumba. Oltre a Soldat, saranno altri due gli elementi sui quali Silvestris punta per fare la differenza: il cantante latino kreyol Luis Guisao e il giovane fisarmonicista Antonio Fazio. “Guisao ha all’attivo diverse collaborazioni con Soldat riscuotendo con ogni lavoro un grosso successo, ciò a dimostrazione del fatto che la sintonia in una squadra è l’elemento che ripaga più di ogni altra cosa”, ha sottolineato Silvestris, auspicando che anche per Ma destiné l’incontro col pubblico possa trovare la medesima accoglienza dei lavori precedenti. Per perseguire questo obiettivo è necessario, secondo Silvestris, puntare sull’originalità. In ragione di ciò l’artista lametino ha optato per una saggia quanto oculata miscellanea di generi, includendo nella propria squadra, come abbiamo visto, il musicista ventiquattrenne Antonio Fazio che, con la sua fedele fisarmonica, ha contribuito a forgiare il carattere deciso del pezzo. Giovane ma non incompetente, Fazio vanta un curriculum di tutto rispetto con rilevanti esperienze sia nel campo del folk che in quello orchestrale, riscuotendo in entrambi i casi non pochi riconoscimenti.
Insomma, se questi sono gli ingredienti, nulla fa dubitare che Ma destiné possa ripercorrere le stesse soddisfacenti tappe raggiunte con Winé.
“La voglia di uscire in strada e ballare, mettendo a nudo i propri timori e liberandosi dalle prigioni imposte da chi decide le sorti della nostra vita, è il concetto di fondo del pezzo. Insomma, la necessità di riappropriarsi del proprio destino – ha chiarito Giulio Silvestris dj – E proprio questo tema è stato sapientemente estrapolato dal regista Deucis Sensa e dal coreografo e sceneggiatore Manolito Coquelin, i quali hanno lavorato a quattro mani per la messa a punto del video che accompagnerà l’uscita del singolo”. La clip è stata infatti diretta dal regista Deucis Sensa della Beat Bounce, mentre Manolito Coquelin si è occupato della sceneggiatura e delle coreografie guidando con maestria un cast composto, fra gli altri, dalla ballerina Ilaria Rametta e dall’attrice Patrizia Anania. Quest’ultima, nello specifico, ha fatto valere la propria esperienza curando con meticolosità e attenzione l’aspetto interpretativo