Immediato l’intervento dei militari della Guardia Costiera che, indossati i dispositivi di protezione hanno provveduto a quantificare 35 lastre di eternit di grandi dimensioni ammassate e varie sfibri di amiantocosparse nell’area interessata dalla discarica abusiva.
Ravvisati i reati di abbandono incontrollato di rifiuti speciali pericolosi, smaltimento illecito di lastre ondulate di eternit, nonché il reato di gettare o versare, in un luogo pubblico o privato ma di comune o di altrui uso, cose atte ad offendere o imbrattare o molestare persone, i guardacoste hanno avvisato telefonicamente il Pubblico Ministero di Turno della Procura di Lamezia Terme, Marta Agostini che ha condiviso la necessità di sottoporre a sequestro preventivo l’area, che è stata così delimitata col nastro bicolore e con cartelli monitori. La custodia dell’area è stata affidata al Sindaco del Comune di Nocera Terinese, mentre sono state parallelamente avviate le indagini di polizia giudiziaria per individuare i responsabili dell’illecito ambientale.
“Continueranno - si legge nella nota stampa della Guardia Costiera di Vibo, il cui Comando è stato assunto nello scorso mese di Settembre dal C.F. (CP) Antonio Lo Giudice - senza sosta le attività di monitoraggio ambientale dei Comuni ricadenti nel Compartimento Marittimo, con la speranza che le attività di bonifica della zona appena sequestrata possano essere avviate a breve, così da evitare sia la dispersione nell’aria delle polveri di eternit, che l’eventuale dispersione in mare, a seguito di possibili aumenti di portata del Fiume Savuto, le cui acque distano appena 10/15 metri dall’area sequestrata, in considerazione altresì del fatto che la foce dello stesso dista appena 900 metri”.