Dopo che la possibile realizzazione di questo impianto eolico sul Reventino è apparsa sulla stampa, e sono arrivati i primi no soprattutto da parte degli ambientalisti, ecco dunque arrivare le prime prese di posizioni ufficiali da parte dei comuni interessati. Ricordiamo che esiste anche un’altro progetto, ben più potente, di Parco Eolico sul promotorio del Reventino demoninato “Monte Faggio” che dovrebbe ricadere anche nel comune di Lamezia, ma la cui indizione di Conferenza dei Servizi è passata sottosilenzio già nel febbraio scorso. Si spera, dunque, di avere ulteriori prese di posizione ufficiali anche in merito alla possibile realizzazione di quest’ultimo impianto.
REAZIONI
Valentino (segretario Generale CGIL): “No al parco eolico nel Reventino"
“Pensavamo che la misura fosse colma, dopo l'invasione dei "Re del vento" che hanno devastato tutta l'area delle preserre catanzaresi con torri eoliche di varia forma e dimensione posizionate in ogni dove. Invece, non contenti dei risultati (zero vantaggi per i cittadini, occupazione risibile, costi scaricati sulla collettività, profitti alle aziende attraverso i certificati verdi) spuntano fuori altri parchi eolici, come nel caso del Reventino. La CGIL è contraria a tali progetti ed è impegnata con tutte le sue energie a contrastarli. Non abbiamo bisogno di regalare il nostro territorio ai grandi speculatori e "prenditori" ma di tutelarlo e salvaguardarlo per renderlo produttivo e creare lavoro vero.
Mettiamo a disposizione dei movimenti, del territorio, dei comitati degli ambientalisti e di quanti vogliono affermare un modello di sviluppo differente, le nostre strutture e le nostre forze al fine di intensificare le azioni di contrasto utili ad evitare che siano le logiche economiche e le burocrazie ad avere la meglio (come successo per molti versi per gli altri parchi eolici già costruiti) sugli interessi dei cittadini. Denunciamo con forza e chiediamo alla politica, a partire dai consiglieri, di mettere mano e scavare a fondo per estirpare i comportamenti compiacenti della burocrazia regionale che fa si che si autorizzi (come nel caso della discarica Battaglina, la discarica di Celico, il parco eolico sul monte Faggio), la realizzazione di tali progetti con metodi poco cristallini. E' scandaloso che gli Enti preposti non vengano puntualmente informati di quanto dovrebbe accadere nel proprio territorio, ma che al contrario si faccia di tutto perché nessuno sappia. La Calabria cambierà, se ad avere il primato su collusioni, intrecci affaristici, potere economico e criminale sarà la politica coerente e trasparente”.