CRONACA

Apr 29, 2024, 3:40
La fantomatica Isola Felice qual' è stata definita spesso San Mango
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La fantomatica Isola Felice qual' è stata definita spesso San Mango

13 Dicembre 2007

Sempre sull’onda del paese alla deriva (vedi articolo sul gabibbo), ci sono da sottolineare altri “piccoli” particolari… Il comune sanmanghese, oltre ad essere ormai privo di una guida politica, si ritrova ad essere anche privo, per l’ennesima volta, della guida spirituale alla quale i cittadini si erano già fortemente legati, ovvero il parroco Don Giovanni Masi Poi, giovani che, probabilmente, sentendosi dispersi in “questa valle di lacrime”, la quale non offre loro nessuno svago, nessuna attività occupazionale, nessun raccoglimento e nessuna attrazione, irrompono nell’Anfiteatro comunale compiendo l’ennesimo atto di vandalismo e distruggendo, quindi, porte e quant’altro.

Atto certamente non giustificabile, ma che esprime un disagio maggiore, un disagio interiore, un problema molto grave davanti al quale non si può passare indifferenti, ma bisognerebbe fermarsi a chiedere quali sono i motivi che portano a tanto e quali le misure da adottare per bloccare il sempre più crescente fenomeno vandalico. Ancora, sul piano tecnico vengono evidenziate, e già da qualche mese, altre carenze dovute, probabilmente, come qualcuno ha avuto modo di asserire in questi giorni, “alla poca responsabilità del personale che opera all’interno del comune”. E’, in effetti, una cosa alquanto ridicola che ci siano problemi con l’acqua e che questi problemi si stiano trascinando dietro, senza nessun impegno di soluzione, da questa estate, causando, il più delle volte, dei danni all’interno delle abitazioni dei sanmanghesi. E queste sono solo una parte delle molte altre problematiche che potrebbero venire fuori se si andasse fino in fondo. Per ora, comunque, ci si può fermare. E, davanti a tutto ciò, a chi addossare eventuali colpe? Forse siamo tutti un po’ colpevoli, ma ancor di più lo è chi ci doveva rappresentare amministrativamente e ci ha lasciato, invece, per ripicche personali in balia del nostro destino, un destino di paese allo sbaraglio… Tra l’altro, si avvicina il Natale ma a San Mango, per le strade, non si respira per niente il clima natalizio…Che tristezza…E, sempre più, che delusione! Ma quindi quale isola felice?! Quale paese all’avanguardia?! Quale paese tra i più ricchi del circondario come qualcuno ci voleva spesso fare intendere?! Un comune in dissesto, un bilancio che fa rabbrividire… San Mango sta diventando un paese che lascia intravedere sempre maggiori carenze. Altro che paese all’avanguardia! A che servono, quindi, le molte statue fatte erigere, le grandi opere, le grandi pompe, le grandi farse?! San Mango ha bisogno di ben altro. Per iniziare avrebbe bisogno di un classe dirigente che sia veramente capace di cogliere i reali problemi della comunità e che si concentri su azioni materiali che possano dare risultati concreti e di lungo periodo. C’è bisogno davvero di lavorare intensamente, e lontani dai soli meri scopi personali e di successo, per risollevare le sorti della piccola comunità, economicamente, culturalmente e socialmente. Le grandi opere d’immagine servono a ben poco quando manca l’essenziale per chi ci vive. Ed è per questo che l’emigrazione sta registrando una forte crescita e i giovani decidono di andare altrove, facendo così divenire San Mango un paese quasi disabitato, un paese fatto di case vuote, di strade deserte…e ancora, magari, c’è chi ci vuol far crederci che a San Mango non manca niente, che per San Mango è stato fatto tanto… Sicuramente è stato fatto tanto ma, forse non abbastanza, non le cose essenziali e questo perché, oltre tutto, ci sono da salvaguardare gli interessi personali che stanno ormai alla base di ogni azione politica. Di certo si può affermare che più alla deriva di così non si può e se ancora si vuole descrivere San Mango come “l’isola felice”, chi ci vive ha già, purtroppo, compreso che quest’isola di felice ha poco o nulla ormai. Allora cittadini possiamo essere anche noi, dobbiamo, anzi, essere noi a dare una svolta radicale…Siamo noi, noi che ci teniamo al futuro del nostro paese, che ci viviamo, a poter fare tanto. Sono i giovani, con le loro speranze, con il loro coraggio, con la loro passione, con i loro ideali che possono far diventare quest’isola davvero felice! Ma non sbagliamo di nuovo, non affidiamo il destino della nostra San Mango in mano ad amministratori irresponsabili e che pensano, semplicemente, alle parate di immagine per raggiungere, probabilmente, le loro aspirazioni di successo, piuttosto che pensare ai bisogni effettivi di una comunità, la quale ormai è stanca di false promesse, di falsi inciuci e di aspettare che siano gli altri a fare qualcosa di utile, di sano, di pulito…Non dobbiamo aspettare, dobbiamo agire! Il paese è nostro e siamo noi che ne decideremo il destino e, quindi, coscienti di questo e viste le esperienze negative che stiamo vivendo, spero saremo capaci di fare le giuste scelte e di lavorare tutti insieme per un paese migliore, per il nostro paese! Come al solito, forse, pecco di ingenuità e di utopia, ma le mie idee non riesco a spazzarle via facilmente e a costo di sembrare ridicola le esprimerò ogni volta che ce ne sarà bisogno! Perché le mie idee, ne sono certa, saranno le idee di tanti e tanti altri giovani e meno giovani, che sono ormai stufi di credere nella politica e nella passione di amministrare per il bene collettivo ma, nonostante questo, proprio perché legati al loro paese, non si stancano certo di sperare e perché no, magari di lottare anche per queste loro idee. Perché, mi piace ricordare sempre una frase molto bella di Ezra Pound, “Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le proprie idee, o non valgono nulla le sue idee o non vale niente lui”.

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