CRONACA

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E' ora di dire basta e' ora di lottare per idee e valori sani!

07 Novembre 2007

Ancora una volta…non posso che iniziare dicendo: rendetevi conto in quali bassezze siamo caduti!

Non posso che denunciare fortemente questa situazione che si è creata a San Mango, non posso che denunciare un modo subdolo di fare politica, non posso che denunciare l’irresponsabilità, la poca maturità e l’incapacità di amministrare di chi, ora, fa battaglie personali. Lotte continue e personali, infatti, tra ex sindaco ed ex vicesindaco sono la prova che i cittadini, le loro problematiche, le loro idee vengono sempre dopo tutto il resto. In tutto questo chi sta pensando a loro? Da parte dei due ex amministratori si sta solo pensando a trovarsi una qualche ragione ed è davvero più che ridicolo questo scontro. Inoltre, accusata varie volte di non essere super partes ma di essermi schierata, ribadisco che non ho preso alcuna posizione e che sono, semplicemente, contro questo sistema pessimo e poco serio, anche se, ancora una volta, mi rendo conto che la politica e il modo di amministrare che ho sempre immaginato sono, appunto, purtroppo solo pura immaginazione, illusione, probabilmente, di una ragazzina che ci credeva fortemente in un futuro migliore e in una politica sana, vera, leale, disinteressata e piena di quei valori che oggi vengono calpestati sotto i piedi come spazzatura. Non più valori, non più interessamento alle problematiche del paese, non più una politica vera e un modo di amministrare senza nulla in cambio, ma voglia di successo, di gloria personale… tutto questo fa specie! Di certo non posso che constatare, con rammarico, la mancanza di valori e di ideologie di molti ragazzi, i quali oggi non seguono un ideale partitico, ma una persona. Sono i giovani i primi che dovrebbero sognare un futuro migliore, un futuro fatto di scelte libere, un futuro che sia alla ricerca di ideologie, un futuro che sia improntato a sani valori, un futuro dove la politica è vera politica e non tornaconto personale…siamo noi che potremmo rendere le cose migliori e invece non abbiamo il coraggio di camminare da soli, di lottare da soli, di credere da soli in qualcosa che non ci venga imposta o proposta dal padrone di turno. In questi giorni si è spesso andati contro Leopoldo Chieffallo, uomo che apprezzo ed ammiro per la sua lungimirante carriera politica, per il suo incessante lavoro per San Mango (che nessuno vuole mettere in dubbio), ma non possono i suoi sostenitori non avere delle idee personali e libere, non possono dire sempre si e seguirlo in ogni scelta. È questo quello che mi viene difficile comprendere: la mancanza di una propria idea personale, perché la politica che immagino io non è quella nella quale si deve seguire un uomo solo perché gli dobbiamo qualcosa o solo perché aspettiamo qualcosa in cambio…non è questa…ma, probabilmente, è difficile capire il mio pensiero e so già che verrò attaccata perché a San Mango certe cose non si possono dire, non si può contrastare, non ci si può ribellare per gridare ad un mondo migliore… eppure io lo faccio, perché non ho paura, non ho paura di esprimere quello che penso e quello che vorrei. Anche se resteranno parole io voglio lottare per le cose nella quali fermamente credo. Sono stata, inoltre, più volte accusata di immettere, celatamente, nei miei articoli opinioni personali che minavano la visibilità di qualcuno, ma continuerò a farlo perché la libertà di stampa esiste già da un po’ e perché non mi lascio strumentalizzare da chi è abituato a sentirsi dire sempre si. Non faccio e non dico quello che gli altri vogliano che faccia e che dica, perché ho una mia testa e ho delle mie idee e, anche se contro tutti, le porterò sempre avanti! Con rammarico ho constatato che alcune persone sono così abituate a sentirsi dire sempre si che appena le contraddici un po’ non sei più brava a fare nulla. Mi è successo personalmente con i miei articoli. Fin quando ho scritto begli articoli e che non intaccavano la credibilità di alcuni esponenti dell’amministrazione, tipo l’ex vicesindaco, ero la più brava giornalista. Nel momento in cui, poi, ho tirato fuori delle cose che non dovevano venire fuori, non sono stata più brava, anzi sono stata definita meschina, di parte e indegna di scrivere per il loro gruppo. Non posso che chiedermi: questa è la loro democrazia?! Sono altamente delusa e amareggiata da certi comportamenti, perché ancor di più mi fanno capire che veniamo trattati come marionette. Il nostro parere, le nostre idee, le nostre opinioni non contano nulla…Voi, cittadini, volete davvero che sia così? Volete davvero essere trattati come dei semplici spettatori? …Questo è il momento di cambiare, di chiudere con questo modo di fare politica, potete alzarvi e lottare per la libertà, per la democrazia, per i vostri valori! Non dovete avere paura di lottare per le vostre idee. Giovani, voi, ce li avete degli ideali e dei valori veri?! Si che ce li avete! Allora tirateli fuori e metteteli al servizio della comunità… siamo noi il futuro, siamo noi la speranza di un mondo migliore! Noi che non abbiamo ambizioni, che non abbiamo interessi personali, che non abbiamo manie di successo e di potere, ma solo voglia di creare un paese migliore perché è il nostro paese, perché è il paese nel quale siamo cresciuti, nel quale viviamo e nel quale vorremmo vivere…e allora imparate a lottare e trovate la forza di dire basta e di scegliere liberamente senza imposizioni, trovate il coraggio di non cadere in false promesse o in ricatti…la nostra libertà viene prima di ogni altra cosa!!! Tutto questo, lo so, suona come utopia, ma ricordo anche una bellissima frase: “ a che serve l’utopia? Serve a camminare…è solo ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile non hanno mai avanzato di un solo passo”.

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